giovedì, 20 Febbraio 2025
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Alunna disabile seguita da docente di sostegno non specializzato: il ricorso dei genitori e la condanna per il MiM

Il Tribunale di Roma condanna il MiM per l’assegnazione di un docente di sostegno non specializzato ad un’alunna con disabilità. Il comunicato stampa FIRST.

Il Tribunale di Roma ha emesso una decisione di grande rilevanza per il diritto allo studio, all’istruzione e all’inclusione degli alunni con disabilità. Con una sentenza pronunciata dal Giudice Pietro Persico il 18 febbraio 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) è stato condannato per comportamento discriminatorio nei confronti di una piccola alunna con disabilità frequentante una scuola primaria della capitale a cui era stato assegnato un docente di sostegno non specializzato. A rendere nota la notizia la FIRST, la Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela Diritti delle persone con disabilità, attraverso un comunicato stampa giunto in redazione poche ore fa.

Riduzione delle ore e docente di sostegno non specializzato: un trattamento discriminatorio

Il caso specifico riguarda l’assegnazione di un numero di ore di sostegno inferiore a quelle previste nel Piano Educativo Individualizzato (PEI). Alla bambina sono state concesse 18 ore settimanali invece delle 22 ore richieste nel PEI. Tuttavia, il problema principale evidenziato dal Tribunale della Capitale è stato che una parte di queste ore veniva affidata ad un docente privo di specializzazione, precisamente 5 ore su 18. L’insegnante in questione, non avendo il titolo adeguato, non poteva garantire il supporto necessario per il percorso di apprendimento della piccola studentessa.

Secondo il giudice, la riduzione delle ore e l’assegnazione di un docente non specializzato hanno integrato gli estremi di un trattamento discriminatorio, causando un danno irreparabile al percorso formativo, di integrazione e istruzione scolastica della minore.

Il Ministero condannato: necessario un docente di sostegno specializzato

La sentenza ha quindi stabilito che il MIM e l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio debbano assegnare un docente specializzato per tutte le ore previste nel PEI, garantendo così il diritto allo studio della bambina nel pieno rispetto delle normative sull’inclusione scolastica.

Un precedente che rafforza i diritti degli studenti con disabilità

La Federazione FIRST, che ha supportato la famiglia nel ricorso, ha espresso grande soddisfazione per la decisione del Tribunale, sottolineando come questa sentenza rappresenti un importante passo avanti nella tutela degli alunni con disabilità. Da oggi, diventa chiaro che assegnare docenti privi di specializzazione sul sostegno configura una discriminazione e comporta conseguenze legali.

FIRST auspica che il Ministero dell’Istruzione e del Merito adotti le misure necessarie per garantire un principio fondamentale: nessun docente privo di specializzazione può sostituire un docente specializzato, al fine di tutelare il diritto preminente all’istruzione degli studenti con disabilità.

Il comunicato stampa FIRST

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