Palermo – Un’importante sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la Sicilia, depositata l’11 giugno, ha respinto il ricorso di una alunna con DSA di un istituto scolastico di Palermo contro la bocciatura.
I giudici del Tar Sicilia confermano la decisione del CdC: l’alunna con DSA non ha raggiunto un livello di preparazione adeguato
La studentessa, con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), aveva riportato insufficienze in otto materie su tredici e ha sostenuto che la scuola non avesse applicato correttamente il Piano Didattico Personalizzato (PDP).
Il TAR Sicilia ha riconosciuto le difficoltà della studentessa legate al DSA e l’esistenza del PDP, ma ha sottolineato che le numerose insufficienze dimostravano l’impossibilità di proseguire con profitto il percorso scolastico.
I giudici hanno stabilito che, anche in presenza di eventuali lacune nell’applicazione del PDP, la bocciatura è legittima se lo studente non raggiunge un livello di preparazione adeguato.
Le motivazioni alla base della sentenza
La sentenza del TAR Sicilia si basa su un consolidato orientamento giurisprudenziale. I giudici hanno ribadito che la bocciatura, sebbene sia una decisione difficile, può essere nell’interesse dello studente, evitando di farlo proseguire in un percorso di studi che non sarebbe in grado di affrontare con successo.
La normativa a tutela degli studenti con DSA non garantisce la promozione automatica, ma mira a mettere l’alunno nelle condizioni di frequentare con successo la scuola.
L’importanza del PDP come strumento di supporto ai discenti, e non come ‘salvacondotto’
Il PDP è uno strumento fondamentale per supportare gli studenti con DSA, ma non deve essere visto come una scorciatoia per la promozione. Le scuole devono impegnarsi a garantire l’effettiva applicazione del PDP, ma è altrettanto essenziale che gli studenti e le famiglie comprendano che il successo formativo richiede impegno e studio.
La sentenza del TAR Sicilia conferma che la bocciatura è legittima quando lo studente non riesce a raggiungere un livello di preparazione adeguato, anche in presenza di DSA e di un PDP. Questo caso sottolinea l’importanza di un’adeguata applicazione del PDP da parte delle scuole e la necessità di un impegno costante da parte degli studenti e delle loro famiglie.
Il link diretto alla sentenza completa
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