Le proteste circa le contestatissime esperienze di Alternanza Scuola Lavoro stanno esasperando gli animi del mondo studentesco. Il disagio e la conseguente protesta di tantissimi giovani studenti si sono rivelati ieri durante la presenza della ministra della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli invitata a partecipare ad un convegno organizzato dalla FLC CGIL di Benevento.
La ministra Fedeli contestata dagli studenti di Benevento sul tema dell’alternanza scuola lavoro
Così come riporta la nota testata giornalistica “La Repubblica” erano circa 50 gli studenti che ieri hanno duramente contestato la ministra Fedeli all’esterno della struttura che ospitava il convegno in oggetto. La protesta era imperniata sul decreto Buona Scuola con particolare riferimento al tema dell’alternanza.
Nonostante il numero dei contestatori fosse esiguo, la ministra ha dovuto lasciare in tutta fretta l’auditorium in cui doveva svolgersi l’incontro.
L’edizione di Napoli de La Repubblica racconta che la stessa ministra una volta uscita all’esterno, si è seduta sulle scale e ha intrattenuto con il folto gruppo degli studenti contestatori un dialogo informale sull’argomento alternanza scuola lavoro. Valeria Fedeli ha spiegato loro: “Invitatemi nelle vostre scuole, verrò e mi renderò conto della situazione”.
In segno di protesta due studentesse regalano alla ministra Fedeli l’insegna di una nota catena di fast food
Poco dopo, due intrepide studentesse beneventane, accompagnate dalla polizia di Stato, hanno potuto avvicinare la ministra sulle scale, intrattenendo con la stessa un colloquio informale ma ‘aspro’ e sincero.
Come per smacco, le due studentesse, approfittando della situazione, hanno donato alla ministra una riproduzione delle insegne di una nota catena di fast food; luogo di lavoro, quest’ultimo, dove molti studenti stanno svolgendo la loro attività di l’alternanza scuola-lavoro.
Il confronto tra le due ragazze e la ministra, definito da tutti aspro ma civile, va avanti e si incentra su alcuni punti fermi, insiti nella protesta studentesca: “Non vogliamo lavorare gratis e non vogliamo sottrarre ore allo studio per lavorare”. A queste parole segue la risposta ferma e decisa della Fedeli: «Non dovete lavorare – spiega la ministra – l’alternanza scuola lavoro non è apprendistato. E’ una cosa diversa e la scuola che frequentate dovrebbe controllare che non ci siano situazioni di sfruttamento». Il solito scarica barile?
Alternanza Scuola Lavoro: i controlli sulle Aziende dovrebbero essere condotti dal Ministero e non dalle scuole
In buona sostanza, per la ministra della Pubblica Istruzione, i controlli sulle aziende dovrebbero essere garantiti dalle scuole e non dal Ministero. Chi scrive ritiene, viceversa, che i controlli dovrebbero essere espletati dall’Amministrazione Centrale, visto che è anche l’Ente che eroga i contributi alle aziende che ospitano gli studenti. Chissà perché, in questo caso, la tanto odiata responsabilità oggettiva non rientra tra i compiti di vigilanza del ministero presieduto proprio dalla ministra Valeria Fedeli.
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