“L’intero sistema scolastico rischia di collassare”, ha affermato la segretaria della CISL, sottolineando come i nuovi tagli comprometteranno inevitabilmente l’efficienza e la qualità dell’insegnamento. Consoli ha lanciato un appello alla politica, esortando il governo a considerare l’istruzione come un investimento fondamentale per il futuro del Paese.
Secondo la CISL, dunque, il settore dell’istruzione non deve essere visto solo come un costo, ma come un bene comune su cui investire. L’istruzione di qualità è essenziale per formare cittadini consapevoli e preparati a fronteggiare le sfide future. La mancanza di personale, come denuncia il sindacato, mina profondamente la capacità delle scuole di offrire un servizio educativo all’altezza delle esigenze della società moderna.
“La scuola pubblica è un bene comune che non può essere sacrificato”, ha affermato Maura Consoli. La segretaria ha annunciato che la CISL Romagna è pronta a far sentire la propria voce con determinazione e responsabilità in tutte le sedi istituzionali per chiedere un maggiore impegno da parte del governo. Il sindacato vuole che le risorse per la scuola siano rivalutate e potenziate, anziché ulteriormente ridotte, affinché si possa garantire un’istruzione di qualità.
La questione non riguarda solo i docenti, ma anche il personale ATA (Assistenti Tecnici Amministrativi), fondamentale per il funzionamento delle scuole. Già nei mesi scorsi, come sottolinea la CISL, si erano registrati ritardi nelle assegnazioni del personale ATA, creando difficoltà gestionali all’interno degli istituti scolastici. Molte scuole del riminese hanno dovuto affrontare l’inizio dell’anno scolastico in condizioni di affanno a causa della riduzione del numero di collaboratori scolastici, situazione che potrebbe ulteriormente peggiorare con i nuovi tagli.
La diminuzione del personale comporta un impatto diretto sulla gestione ordinaria delle attività scolastiche, con conseguenze negative sulla qualità dell’istruzione e sui servizi offerti agli studenti. La CISL ha evidenziato come queste difficoltà rischino di diventare croniche, peggiorando la situazione già critica degli istituti.
La CISL Romagna, attraverso le parole di Maura Consoli, invita il governo a riconsiderare le politiche di bilancio, smettendo di vedere l’istruzione come un settore da tagliare e iniziando a considerarlo come una priorità strategica per il futuro del Paese. La segretaria ha chiesto l’interruzione immediata dei tagli previsti e ha ribadito l’importanza di investire nel personale scolastico per garantire un sistema educativo efficiente e di qualità.
In conclusione, il sindacato annuncia una mobilitazione continua per tutelare il diritto all’istruzione e la stabilità del sistema scolastico. La CISL Romagna è pronta a fare sentire la propria voce per difendere la scuola pubblica e chiedere un cambiamento di rotta nelle politiche governative, sottolineando che l’istruzione non può essere considerata un costo, ma un investimento indispensabile per il futuro della società.