Sommario
L’Università di Ferrara si trova al centro di una controversia dopo l’annullamento dell’esame di Psicobiologia e Psicologia, sostenuto il 27 gennaio scorso dagli studenti del corso di laurea in Scienze Motorie. La causa? L’uso di ChatGPT e altre applicazioni di IA per rispondere alle domande a scelta multipla. In seguito ad una serie di verifiche, l’intera prova per 362 studenti viene annullata, senza poter individuare i colpevoli con certezza, ma riconoscendo un utilizzo diffuso di strumenti esterni.
Alcuni studenti usano ChatGPT durante l’esame: l’Università annulla la prova
L’esame si svolgeva sulla piattaforma Google Moduli e ogni candidato accedeva dalla propria connessione. L’uso di ChatGPT e simili è stato confermato dalle verifiche interne, alimentando il sospetto che alcuni partecipanti avessero aggirato le regole per ottenere un punteggio più alto.
Nonostante l’incapacità di identificare con precisione chi avesse barato, il fatto che molti studenti avessero ottenuto voti elevati ha spinto i docenti e il coordinatore del corso a prendere la decisione drastica di annullare la prova e ripeterla, utilizzando metodi che escludessero l’uso di tecnologie non consentite.
Un’ingiustizia per chi ha studiato con impegno
Tra gli studenti colpiti dall’annullamento della prova c’è una ragazza che ha ottenuto un risultato eccellente: 30 e lode. Nel suo sfogo, racconta il suo disappunto per l’accaduto, ritenendo ingiusto che la sua serietà e il suo impegno siano stati oscurati dal comportamento di pochi che hanno scelto la scorciatoia dell’intelligenza artificiale.
“Ho ottenuto il mio voto con dedizione, tra mille difficoltà – afferma – ed è davvero triste vedere che l’immagine dell’università sia stata compromessa per colpa di alcuni, ma non di tutti.” chiedendo che venga evitata la generalizzazione che dipinga l’intero gruppo di studenti come disonesto.
L’utilizzo di ChatGPT nell’educazione: una riflessione sul futuro
Il caso solleva interrogativi sull’utilizzo crescente di strumenti di intelligenza artificiale nell’ambito accademico e scolastico. Una ricerca lanciata dalla Tecnica della Scuola e Indire sta cercando di analizzare l’impatto dell’AI sulla didattica, chiedendo agli insegnanti di rispondere su come l’intelligenza artificiale possa influenzare l’apprendimento e l’insegnamento. Questa indagine mira a capire quanto questi strumenti possano essere integrati nelle scuole e nelle università, offrendo spunti per migliorare l’efficacia educativa.
Sfide future per tutelare chi non usa ChatGPT
La studentessa di Ferrara conclude il suo intervento con un messaggio chiaro: “L’università merita rispetto. I docenti e gli studenti che studiano con impegno devono essere tutelati. Basta speculazioni”. Nonostante l’annullamento dell’esame, la ragazza si prepara a rifare la prova, consapevole che le domande saranno più difficili, ma con la determinazione di non rinunciare al proprio percorso accademico.
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