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Aggressione a scuola, un genitore picchia professore a Portici: il video fa il giro dei social

Aggressione di un genitore verso un professore a Portici. L'accaduto è stato ripreso con un video e condiviso sui social. Gravi le conseguenze per l'aggressore

vittime di aggressioni

L’istituto superiore “Carlo Levi” di Portici (NA) è stato teatro di un episodio di aggressione inaudita che ha scosso l’intera comunità scolastica. Un genitore, un 43enne con migliaia di follower sui social, ha aggredito brutalmente un docente di sostegno di 62 anni, colpendolo con un pugno in pieno viso e spingendolo contro un muro fino a farlo svenire. Tutto questo è avvenuto ieri mattina, e il caso è arrivato sui social, diventando virale. Tutto questo perché l’aggressore ha pubblicato il video sui suoi profili social, vantandosi dell’accaduto e incitando alla violenza: «Adesso mi arrestano, ho menato a un professore che ha dato uno schiaffo a mia figlia», scrive l’aggressore.

Un clima di paura e di violenza a Portici

L’episodio di Portici getta un’ombra sulla sicurezza nelle scuole e solleva interrogativi sulla gestione dei conflitti all’interno degli istituti scolastici. La violenza contro gli insegnanti, purtroppo, non è un fenomeno isolato, ma un problema sempre più diffuso. Le forze dell’ordine, intervenute sul posto, hanno allontanato l’aggressore dall’istituto e hanno avviato le indagini. Il professore aggredito, pur rifiutando le cure mediche, ha sporto denuncia. La scuola ha espresso la propria solidarietà al docente e ha condannato fermamente l’accaduto.

Le reazioni dopo questa ennesima aggressione ai danni di un docente

La notizia dell’aggressione ha suscitato un’ondata di indignazione e di sdegno. Numerosi esponenti politici e sindacali hanno condannato l’accaduto, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza degli insegnanti e di educare al rispetto delle regole e delle persone.

«Quello che è successo – dichiarano Borrelli e Agnello – è inaccettabile. Se un genitore ha delle critiche o ritiene che un qualsiasi docente non sia all’altezza del compito o usi metodi sbagliati o addirittura violenti, deve rivolgersi ai vertici scolastici e non recarsi a scuola e picchiare il docente pubblicando il tutto sui social. Sembra quasi che questo genitore abbia voluto vantarsi pubblicamente di essersi fatto giustizia da solo in modo violento. Siamo ormai alle barbarie».

Le conseguenze di questo ignobile gesto

Le conseguenze di questo atto violento si ripercuotono non solo sull’aggressore, ma anche sulla vittima. Il professore, oltre alle lesioni fisiche, potrebbe subire un profondo trauma psicologico, con ripercussioni sulla sua vita professionale, oltre che personale. Invece per l’aggressore le conseguenze potrebbero essere pesanti. Rischia infatti una condanna penale per lesioni personali e percosse. Inoltre, l’uomo potrebbe essere espulso in maniera permanente dai social network.

Un appello alla riflessione

L’episodio di Portici ci invita a riflettere sulla necessità di educare al rispetto e alla non violenza. È fondamentale che le scuole, le famiglie e la società civile lavorino insieme per creare un ambiente educativo sicuro e accogliente, dove tutti possano sentirsi rispettati e protetti, cosi che episodi del genere non abbiano più a verificarsi.

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