Napoli non è esente dall’aumento dei canoni d’affitto. I monolocali sono quelli che registrano l’aumento più marcato, con un +23% rispetto al 2023. Il costo medio per un monolocale arriva così a 739 euro al mese. Anche i trilocali vedono un aumento del 16%, arrivando a 1193 euro, mentre il costo delle stanze singole cresce del 12%, attestandosi a 566 euro.
Più contenuti gli aumenti per bilocali (+3%, 883 euro) e quadrilocali (+8%, 1607 euro). Napoli, pur rimanendo una delle città più economiche rispetto a Roma, segue comunque il trend generale di aumento dei prezzi.
A Bologna, che resta una delle principali destinazioni per gli studenti, i prezzi degli affitti continuano a salire. I trilocali registrano un notevole aumento del 33%, passando da 1332 euro a 1767 euro. Anche i monolocali e i quadrilocali segnano aumenti rispettivamente del 15% e 13%, con un costo medio di 1388 euro e 2096 euro. La stanza singola cresce del 23%, arrivando a 791 euro.
Tuttavia, i bilocali restano quasi invariati (+2%, 1305 euro). Milano, invece, si distingue per un andamento più moderato, con aumenti contenuti per monolocali (+4%), trilocali (+9%) e quadrilocali (+4%). Unica città in controtendenza, Milano vede una riduzione del 35% per l’affitto medio dei bilocali, che si ferma a 1278 euro. La stanza singola, seppur in crescita, rimane la più costosa d’Italia, con un prezzo medio di 1201 euro.
In generale, le città universitarie italiane hanno visto crescere i prezzi degli affitti in modo significativo nell’ultimo anno. Le proteste studentesche non hanno avuto un impatto rilevante sul mercato, e i canoni d’affitto si sono alzati in tutte le principali città universitarie, da Roma a Milano.
Il fenomeno si estende anche a Torino, Napoli e Bologna, con variazioni significative in base al tipo di immobile. Il Giubileo 2025 potrebbe alimentare ulteriormente la domanda e la pressione sui prezzi, rendendo ancora più difficoltoso l’accesso alla casa per studenti e giovani professionisti.