Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa giunto in redazione sul il Primo Ciclo di Corsi di Dottorato di Ricerca AFAM in “Scienze della Produzione Artistica e del Patrimonio” inaugurato dall‘Accademia di Belle Arti di Catania.
L’Accademia di Belle Arti di Catania inaugura il Primo Ciclo di Corsi di Dottorato di Ricerca AFAM in “Scienze della Produzione Artistica e del Patrimonio”
Per la presentazione Davide Livermore, regista teatrale e cinematografico, Anty Pansera, storica del design e l’artista Cesare Vie terranno tre lectio magistralis
Mercoledì 12 febbraio 2025 dalle ore 9.00 l’Accademia di belle arti di Catania (ABACT) inaugura ufficialmente il suo primo Corso di Dottorato di ricerca in Scienze della produzione artistica e del patrimonio. L’istituzione catanese è stata fra le prime Accademie ad aderire al Decreto Ministeriale 470/24 che definiva le modalità di accreditamento dei corsi di Dottorato di ricerca anche per gli istituti AFAM – Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica – italiani. Questa tappa rappresenta una svolta storica e un traguardo fondamentale nella riforma del settore, consentendo per la prima volta al comparto di attivare corsi di terzo livello. Ciò offre agli studenti l’opportunità di formarsi alla ricerca artistica e storico-artistica anche a livello dottorale, di ridurre in tal modo il divario con le Università e di allineare l’Italia agli standard internazionali.
Il Corso di Dottorato di ricerca in Scienze della produzione artistica e del patrimonio è promosso in forma associata con le Accademie di belle arti di Firenze, di Macerata e di Urbino, con il Conservatorio musicale V. Bellini di Catania e l’Istituto Statale per le Industrie Artistiche (ISIA) di Faenza.
Inoltre si avvale di importanti convenzioni con il Teatro Stabile di Catania, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC) di Faenza, con il Comune di Siracusa, l’Azienda Gaudenzio Battaglia Srl di Ragusa e l’Associazione Ramdom APS di Gagliano del Capo (LE).
«L’apertura di questo primo ciclo di dottorato di ricerca segna un traguardo fondamentale nella valorizzazione dell’Alta Formazione Artistica e Musicale in Italia – dichiara la Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Lina Scalisi. Per la prima volta, le discipline artistiche, musicali e coreutiche possono percorrere livelli di qualificazione alla ricerca in tutto simili a quelli universitari, aspirando in tal modo ai più alti gradi di riconoscimento accademico internazionale. Questo traguardo è il risultato di un impegno costante della nostra Istituzione nel promuovere la ricerca artistica e l’alta formazione. Siamo orgogliosi di sostenere docenti e dottorandi in tale percorso, e auguriamo a tutti coloro che intraprenderanno un PhD AFAM di poter coltivare la propria creatività, di sviluppare nuove idee e progetti, e di lasciare in tal modo un’impronta indelebile nel mondo delle arti e della cultura».
La giornata inaugurale si aprirà nell’aula Magna dell’Accademia con gli interventi di Gianni Latino, Direttore ABACT, di Umberto De Paola, Presidente Conferenza nazionale dei Direttori delle Accademie e di Giovanna Cassese, Presidente CNAM – Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale. A seguire Vittorio Ugo Vicari, Coordinatore del corso di dottorato, e Ambra Stazzone, Prodirettrice con delega alla ricerca, presenteranno la missione del progetto, i suoi protagonisti, la sua architettura.
L’Accademia di Belle Arti di Catania ha diviso il Corso diDottorato di ricercain Scienze della produzione artistica e del patrimonio in tre percorsi di ricerca (curriculum) che saranno al centro di tre lectio magistralis tenute da esperti di fama internazionale: Davide Livermore, regista teatrale e cinematografico per il curriculum n. 1 Archivi e repertori teatrali: carte, costumi, scenografie, scenotecniche, repertori, drammaturgie, performance contemporanee; Anty Pansera, storica del design, per il curriculum 2 Design della comunicazione visiva e utilità pubblica, e l’artista Cesare Viel per il curriculum n. 3 Nuove metodologie del contemporaneo nell’ambito delle arti visive, performative e applicate.
«Dopo una lunga incubazione, una fitta rete di corrispondenze a livello nazionale e regionale, l’affinamento del quadro normativo a livello ministeriale prima e parlamentare dopo, con il costante supporto delle Conferenze dei Presidenti e dei Direttori AFAM, del CNAM e dell’organismo di controllo e verifica dei risultati, l’ANVUR, oggi possiamo tagliare il nastro di un importante settore: l’inizio della formazione di terzo livello», dichiara il Direttore di ABACT Gianni Latino. Le personalità convenute a Catania sono espressione di una catena solidale di istituzioni che stanno completando, con grande passione e competenza, il percorso intrapreso dal legislatore con la Legge di riforma 508/99. A tutti va il mio più sincero ringraziamento per il fondamentale contributo che, ai diversi livelli sopra detti, hanno speso negli ultimi anni».
All’esito della fase concorsuale ministeriale, espletata la scorsa estate; conclusa una seconda procedura e un secondo bando della Regione Siciliana discendente dall’Avviso PR FSE+2021-2027, l’Accademia di belle arti di Catania e gli istituti associati vantano oggi, all’avvio dell’anno accademico, ben 21 corsisti così suddivisi: 6 afferenti Curriculum 1, 8 afferenti al Curriculum 2, 7 afferenti al Curriculum 3. A loro il compito di sviluppare e portare a compimento il primo atto di un’esperienza di studio e ricerca che in capo a tre anni (tanto dura il PhD) farà letteratura specialistica nel campo dell’arte e delle discipline connesse. «Tali ricerche (spiega il Coordinatore Vittorio Ugo Vicari) contribuiranno a modificare in modo sostanziale il paradigma dell’arte in Italia, riportando la figura del designer, dell’artista, del curatore, del critico, dello storico dell’arte, del conservatore etc., nella posizione che più gli compete nella nazione delle Belle arti per antonomasia: l’Italia».
I lavori del pomeriggio – coordinati dai referenti di curriculum prof. Viviana Scalia, Giorgia Di Carlo e Francesco Lucifora – saranno interamente dedicati agli istituti associati, alle aziende convenzionate e ai corsisti – veri protagonisti della giornata – che presenteranno i rispettivi progetti di ricerca all’attuale stato dell’arte, affiancati dai propri mentori-supervisori.
I nostri illustri ospiti
Davide Livermore
Artista poliedrico: regista, scenografo, costumista, lighting designer, cantante, coreografo, scrittore, attore e docente.
Come tenore, ha calcato i palcoscenici internazionali accanto a leggende come Luciano Pavarotti, Plácido Domingo e José Carreras. La sua carriera di regista lo ha portato a firmare spettacoli nei teatri più prestigiosi del mondo. Ha collaborato con la Televisione della Svizzera Italiana come regista, sceneggiatore e attore in produzioni come W Verdi, Giuseppe e la serie Livermore Sciò, per la quale ha ricevuto una candidatura al Prix de la Rose d’Or di Montreux nella categoria trasmissioni musicali.
Nel campo della formazione, è stato responsabile dell’arte scenica presso la scuola del Teatro Stabile di Torino e docente di regia e scenografia all’Università IUAV di Venezia. Nel 2013 è stato nominato Direttore Artistico del Centre de Perfeccionament Plácido Domingo al Palau de Les Arts Reina Sofía di Valencia, diventandone Intendente nel 2015. Qui, il suo allestimento de La Forza del Destino, diretto da Zubin Mehta, ha ricevuto il Premio Campoamor 2015 come miglior spettacolo dell’anno.
Il suo I Vespri Siciliani al Teatro Regio di Torino, che ha inaugurato le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, è stato inserito tra i Top Ten Musical Events del 2011 dalla rivista Musical America. Nel 2017 ha vinto il Prix de la Critique de l’Europe Francophone con Adriana Lecouvreur, che ha inaugurato la stagione dell’Opéra de Monte-Carlo.
Per il Teatro alla Scala, ha firmato nel 2017 la regia di Tamerlano, seguita da Don Pasquale con Riccardo Chailly. È stato il primo regista nella storia della Scala a inaugurare quattro stagioni consecutive: Attila (2018), Tosca (2019, record di audience per un’opera in TV), …A riveder le stelle (2020) e Macbeth (2021).
Recentemente ha diretto Turandot per il centenario della Scala, inaugurato la stagione del Royal Danish Theatre di Copenaghen e collaborato con l’Opéra de Monte-Carlo. Per il Festival del Teatro Greco di Siracusa, tra il 2019 e il 2022 ha allestito Elena di Euripide e Orestea di Eschilo, ottenendo il prestigioso Eschilo d’Oro. Nel 2016 è stato insignito del titolo di Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ha inoltre progettato Kairos per Rhea Vendors Group, vincendo il Brand Innovation Key Award 2020. A lungo Direttore Artistico del Teatro Baretti di Torino, è attualmente Direttore del Teatro Nazionale di Genova. Con Paolo Gep Cucco ha scritto e diretto il film The Opera! – Arie per un’eclissi, una rivisitazione contemporanea di Orfeo ed Euridice, che unisce pop, moda e arti visive. Il film sarà presentato in Special Screening alla 19ª Festa del Cinema di Roma.
Anty Pansera
Storico e critico del design, dalla formazione umanistica, si muove da sempre con impegno “militante” dalle arti decorative/applicate, al disegno industriale, impegnata nella docenza e nelle problematiche della formazione (presidente dell’ISIA di Faenza dal 2010 al 2016). Numerosissimi i suoi saggi/mostre/convegni su questi temi. Nel 2020 riceve il Premio Compasso d’Oro alla Carriera alla XXVI edizione. Co-fondatrice nel 2010 e presidente dell’Associazione DcomeDesign, attenta alle tematiche/problematiche della progettualità al femminile, ha dedicato convegni/ mostre/saggi a questi temi, con tagli differenti e ha dato alle stampe lo scorso anno “Bauhaus al femminile” (Nomos ed.) e “Athena” (le presenze femminili alle Biennali/Triennali di Monza- Milano, 1923-1940), con Mariateresa Chirico (Nomos ed). Nel 2020 ADI, Associazione per il Disegno Industriale, ha premiato Anty Pansera con il Compasso d’Oro alla Carriera, dal 1954 il più autorevole premio di design in ambito internazionale; è socia onoraria dell’Associazione degli Storici del Design Italiani. Dal febbraio 2023 è curatore al MIDeC (Museo Internazionale del Design Ceramico) di Laveno (Va).
Cesare Viel
Nato a Chivasso (TO) nel 1964, Cesare Viel è artista visivo e docente di “Fenomenologia delle arti contemporanee” e “Tecniche performative per le arti visive” all’Accademia statale Ligustica di Belle Arti di Genova. Espone in Italia e all’estero dalla fine degli anni Ottanta in gallerie private, musei e fondazioni. La sua ricerca artistica gravita intorno alle pratiche dell’installazione e della performance e intreccia vari mezzi espressivi come il video, la fotografia, il disegno, la scrittura, l’oralità. La sua poetica è incentrata sui temi della relazione, dell’identità di genere e del rapporto tra il linguaggio e le immagini. Nel 1991 si laurea in Lettere Moderne all’Università di Genova, con una tesi su Asger Jorn e il Situazionismo.
Nel 1997 è tra gli organizzatori del convegno sulle nuove ricerche artistiche dal titolo Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa?, al Link di Bologna, di cui esce nel 1998 il volume omonimo edito da Charta-I Libri di Zerynthia. Nel 1998 vince a Bologna il Premio Francesca Alinovi. Nel 1999 partecipa al progetto collettivo Oreste alla Biennale, in occasione della 48esima edizione della Biennale d’Arte di Venezia, a cura di Harald Szeemann. Tra le mostre personali e i progetti speciali: L’inaspettato, Galleria Pinksummer-Mr Lawrence, Milano, 2023; Corpi estranei, a cura di Elisa Fulco e Giulia Ingarao, Villa Zito, Palermo 2023, In un punto del mondo, a cura di Maria Jesus Silvente e Giulia Ingarao, Centre Pompidou, Màlaga 2022, Frasi nell’aria, a cura di Francesca Guerisoli, Fondazione Pietro e Alberto Rossini, Briosco (Monza Brianza) 2022, X edizione Italian Council; Condividere frasi in un campo allargato, Galleria Milano, Milano 2022; Fuori Base Dentro Base, Base/Progetti per l’arte, Firenze 2021; Scrivere il giardino, Galleria Pinksummer, Genova 2020; Più nessuno da nessuna parte, a cura di Diego Sileo, PAC, Milano 2019.
Per informazioni: www.abacatania.it
Ufficio Stampa ABACT | Accademia di Belle Arti di Catania
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