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Supplenze docenti AS 2021/22: le tipologie di ‘riserve’ utili ai fini dell’assunzione

La rassegna delle tipologie di riserve di legge possedute dai candidati per le operazioni di nomina per le supplenze docenti as 2021/22

Cerchiamo di illustrare la procedura per l’ottenimento delle supplenze da parte dei docenti in possesso delle ‘riserve‘ previste dalla legge. DI recente l’Ufficio Scolastico di Bari ha elencato tutte le tipologie di riserve, accompagnate dai riferimenti normativi. Vediamo di che si tratta.

Varie tipologie di ‘riserve’ valide per le supplenze docenti a.s. 2021/22

Dopo la stipula dei contratti le segreterie scolastiche (del personale) dovranno effettuare tutta una serie di verifiche, tra le quali i punteggi e il possesso dei titoli utili ai fini della riserva di legge.

Il Ministero ogni anno emana una circolare ministeriale (Prot. n. AOODGPER/25089 del 06/08/2021) di riferimento proprio per questa tipologia di candidati presenti nelle graduatorie e beneficiari delle cosiddette ‘riserve’.

Le normative di riferimento contenute nella circolare di cui sopra (vedi allegato in calce al presente articolo) possono così distinguersi:

  • la legge 68/1999 (all’Allegato A delle istruzioni operative per le nomine in ruolo per l’a.s. 2021/22);
  • l’ex D. Lgs. 66/2010, artt. 678, comma 9, e 1014, comma 3.

Non di meno, in relazione a questo argomento interviene anche un’altra circolare, e precisamente la n. 25089/21. Quest’ultima ricorda che il personale docente ed educativo inserito nelle GaE e nelle GPS, così come previsto dall’articolo 12, comma 12, dell’OM n. 60/2020, vanta il diritto alla riserva dei posti.

Nella stessa circolare si fa riferimento, oltre che alla superiore Legge (la n. 68/99), anche ad altri riferimenti normativi come la Circolare Ministeriale n. 248/2000, e le sentenze della Corte di Cassazione, sezioni unite, n. 4110 del 22/02/2007 e sezione Lavoro, n.19030 dell’11 settembre 2007.

Le tipologie di ‘riserve di legge’

Di recente l’Ufficio Scolastico di Bari ha sapientemente riepilogato tutte le tipologie di riserve con i riferimenti normativi ad esse collegate. Se ne mostra il contenuto degli stralci in maniera integrale.

Riserva N, MLa Legge 68/99 sancisce il diritto all’inserimento nel mondo del lavoro prevedendo una riserva di posti sia per coloro che hanno una percentuale di invalidità pari o superiore al 46% (N), sia per gli orfani o profughi o vedove di guerra, per servizio e per lavoro (M). Il riservista, inoltre, per poter godere del diritto all’assunzione deve anche essere inserito nelle liste di collocamento mirato presso i Centri territoriali per l’Impiego. E’ necessario che la certificazione che attesti l’iscrizione abbia data contigua all’assunzione presso l’istituzione scolastica.

Riserva RL’istituto della riserva dei posti nelle assunzioni in favore dei militari volontari congedati è prevista dagli artt. 1014 e 678 del d. lgs. n. 66/2010 (Codice Ordinamento Militare – COM) e successive modificazioni/integrazioni. La norma individua, quali beneficiari della riserva in questione, tutti i volontari in ferma prefissata che hanno completato senza demerito la ferma contratta, e cioè:

  1. VFP1 volontari in ferma prefissata di 1 anno;
  2. VFP4 volontari in ferma prefissata di 4 anni;
  3. VFB volontari in ferma breve triennale;
  4. Ufficiali di complemento in ferma biennale o in ferma prefissata (art. 678, comma 9)

Riserva ESi richiama l’attenzione “sull’obbligo di applicare alle assunzioni del personale scolastico la normativa di cui all’art. 3, c. 123, della legge n. 244/07 che assimila, ai fini del collocamento obbligatorio, gli orfani o, in alternativa, il coniuge superstite di coloro che siano deceduti per fatto di lavoro, ovvero a causa dell’aggravarsi delle mutilazioni o infermità che hanno dato luogo a trattamento di rendita da infortunio sul lavoro, alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, di cui all’art. 1, c. 2, della L. n. 407/98”

Riserva ALa Legge n. 407/98 art 1, comma 2, dispone che “I soggetti di cui all’articolo 1 della legge 20 ottobre 1990, n. 302, come modificato dal comma 1 del presente articolo, nonché’ il coniuge e i figli superstiti, ovvero i fratelli conviventi e a carico qualora siano gli unici superstiti, dei soggetti deceduti o resi permanentemente invalidi godono del diritto al collocamento obbligatorio di cui alle vigenti disposizioni legislative, con precedenza rispetto ad ogni altra categoria e con preferenza a parità di titoli…”

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