Classi pollaio, organico COVID – Bianchi: ‘Non risolve problema, riguarda solo il 3% delle classi in periferia’

Le dichiarazioni del ministro Bianchi sulla questione delle classi pollaio e dell'impiego dell'organico Covid per fronteggiare il problema

Didattica
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Quest’oggi ll ministro dell’Istruzione Bianchi, intervenuto al convegno sulla scuola diffusa a Reggio Emilia ha trattato diversi argomenti tra cui quello delle classi pollaio e dell’organico Covid.

Bianchi: Il problema delle classi pollaio riguarda solo il 3% delle aule sovraffollate e non si risolve con l’organico COVID

Con molta ironia ha dichiarato: “Tutti sono diventati esperti pedagogisti, tutti offrono delle riflessioni che abbiamo abbandonato da anni. Una riguarda le classi pollaio, parola che mi fa venire i brividi. Tutti danno i numeri, in realtà sono solo il 3% e concentrate nelle grandi periferie urbane”.

Insomma, il ministro dell’Istruzione parla di problema e poi tenta di sminuirlo indicando lui stesso un numero: solo il 3% delle classi, tra l’altro solo nelle scuole lontane dai centri urbani.

Sulla questione dello sdoppiamento delle classi sovraffollate, il ministro fa riferimento alle soluzioni che ogni giorno qualcuno propone. In questo caso la più gettonata riguarda l’impiego dell’organico COVID.

Una classe è anche una comunità umana

Prof. Patrizio Bianchi

Ecco cosa risponde il titolare del Dicastero di Viale Trastevere su questo tema: “Non possiamo dire agli studenti ‘siete stati tre-quattro anni insieme, ora vi dividiamo e vi mettiamo del personale che non vi conosce solo per l’emergenza’.

No, non è così che si risolve il problema, non è solo un problema di continuità didattica, ma anche umano. Il problema si supera andando oltre il concetto di classe, sconfinando oltre la scuola”.

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