Covid-19, Crisanti: “Non si esclude già ad agosto seconda ondata”

I sospetti di Andrea Crisanti a proposito della seconda ondata di Covid-19 in Italia. Il noto virologo non esclude il ritorno della pandemia a fine agosto

Salute
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I sospetti del virologo Andrea Crisanti su una seconda ondata di Covid-19 sono molto forti. Ne parla durante un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Messaggero”. Il noto virologo, dopo i casi registrati in questi giorni in molti paesi europei vicini alla nostra Penisola (Spagna, Francia, Germania, Bulgaria e Romania), parla di anomalie nel sistema di rilevamento dei dati statistici. “Qualcosa non va, probabilmente stiamo facendo i tamponi alle persone sbagliate”, questo è il parere di Crisanti, ordinario di microbiologia all’Università di Padova.

Covid-19, Crisanti: “I numeri sull’epidemia di SARS-CoV-2 in Italia sembrano strani, forse vengono eseguiti i tamponi alle persone sbagliate

Sembra strano parlare di seconda ondata della pandemia quando i dati ufficiali forniti in questo ultimo mese dalla Protezione Civile presentano un quadro sanitario del tutto confortante. In media, i casi dei nuovi positivi in Italia si stimano essere circa 300. Un numero del tutto rassicurante se messi a confronto con quelli di inizio marco 2020.

Resta indubbio però che negli altri paesi europei (Spagna e Francia) la seconda ondata di contagi è già arrivata; le notizie quotidiane circa il numero dei focolai ci presentano una situazione del tutto preoccupante. Secondo Crisanti quando si parla di nuovi 1.000 casi al giorno si è a tutti gli effetti nuovamente in una fase di pandemia, inutile fare finta di non saperlo.

Questa tesi è avvalorata anche dalle preoccupazioni annunciate dal ministro della salute Roberto Speranza, il quale ha prontamente istituito la quarantena per chi arriva dalla Bulgaria e dalla Romania.

Calo dei contagi da Coronavirus in Italia? “C’è qualcosa che non va”

Quello che si sa di certo, a meno che non si trovi un vaccino sicuro, è che in autunno arriverà una seconda ondata di Coronavirus. Secondo l’opinione del noto virologo, in Italia questo periodo potrà anticiparsi di quasi due mesi: “Guardando i numeri dei Paesi vicino a noi, viene da pensare che avremo problemi con il coronavirus non a ottobre-novembre, come si era ipotizzato, ma già alla fine di agosto”.

Le cause di tutto ciò – precisa Crisanti – possono dipendere dal fatto che i sanitari stanno effettuando i tamponi alle persone sbagliate. “In Italia abbiamo molti casi in meno degli altri Paesi europei, forse non stiamo effettuando i tamponi alle persone giuste. Ma non voglio per forza essere pessimista, magari siamo più bravi, più efficaci nell’isolare i focolai”, afferma Andrea Crisanti.

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