GPS, studenti SFP in cattedra: forti dubbi da parte dei loro prof universitari

Molti dubbi da parte di due illustri professori universitari sulla questione degli studenti SFP in cattedra: "nutriamo tanti dubbi, manca l'esperienza"

Supplenze
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Studenti SFP in cattedra? Le scelte pericolose sulle GPS da parte del Ministero – Anche i più titolati professori universitari si dicono perplessi circa la scelta del ministero dell’Istruzione di aprire le nuove GPS agli studenti SFP attualmente in corso dal III anno in poi. Secondo i docenti universitari gli studenti in questione non sarebbero pronti a sedersi in cattedra perché avrebbero svolto poche ore di attività di tirocinio.

Gli studenti SFP non sono pronti alla cattedra: lo dicono i loro professori universitari

Sulla questione relativa all’apertura nelle nuove GPS degli studenti SFP in cattedra dal prossimo anno scolastico intervengono due illustri professori universitari: Massimiliano Fiorucci, direttore del dipartimento di Scienze della formazione all’università Roma Tre e Fabio Bocci, professore ordinario SFP. Secondo i due accademici sull’argomento pare esserci molta superficialità. “Molti di loro non hanno svolto le ore di tirocinio e potrebbero essere non sufficientemente preparati”, questa l’opinione autorevole degli stessi docenti universitari.

Si corre il rischio, sostengono i due accademici in un’intervista per l’AGI, di mandare in cattedra (luogo aulico per eccellenza) giovani studenti universitari senza esperienza. Di necessità si fa virtù, ma proprio l’idea di mandare dall’altro lato della cattedra uno studente poco esperto è fuori discussione.

Questo è quello che sostengono i due prof ordinari: “È sempre meglio che convocare soggetti non qualificati o senza titoli, ma ciò non elimina la questione di fondo”. Ci vuole la necessaria esperienza lavorativa oltre che delle necessarie ed indispensabili ore di tirocinio, previste tra le altre cose dal corso di studi che i giovani studenti devono ancora completare.

Diversamente – sostengono i due cattedratici – sarebbe l’impiego in cattedra dei laureandi, ovvero degli studenti del quinto anno del corso di studi in SFP. Quest’ultima iniziativa troverebbe d’accordo anche la CUNSF, Conferenza Universitaria Nazionale di Scienze della Formazione.

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