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Stipendi, in busta paga RPD e CIA anche al personale supplente: le sentenze lo confermano

Gli stipendi del personale precario (docente e ATA) non tengono conto dei compensi accessori, presenti invece in quelli dei colleghi di ruolo

Stipendi del personale supplente sempre più iniquo e leggero – Il personale precario è stato da sempre considerato dal Ministero dell’Istruzione un calderone in cui attingere lavoratori di serie ‘B’; il canale principale che ha svolto la funzione di ‘tappa buchi’ nella scuola pubblica italiana da oltre un quarantennio.

Stipendi, Retribuzione Professionale Docenti e Compenso Individuale Accessorio anche al personale precario: l’ennesima sentenza lo conferma

Parliamo del personale docente e ATA. Mentre ai primi spetterebbe di diritto ad avere in busta paga la Retribuzione Professionale Docenti (RPD), ai secondi toccherebbe il Compenso Individuale Accessorio (CIA). Nessuna di queste due aliquote aggiuntive fa parte degli stipendi di questi lavoratori.

Eppure, questo personale svolge il proprio lavoro alla stessa maniera del personale di ruolo. Proprio per questo motivo quindi anche agli insegnanti precari spetterebbe la RPD e al personale ATA la CIA. Invece nulla di tutto questo!

Ironia della sorte, questo principio è valido per quasi tutti i Giudici dei tanti Tribunali del Lavoro sparsi in tutto il territorio nazionale, ma per il Dicastero interessato lo stesso principio non ha validità.

Lo stipendio iniquo e il limbo giudiziario in cui vivono i supplenti precari

Partendo da questa premessa molti sindacati di categoria chiedono oramai da tempo memorabile che tali compensi accessori (la Retribuzione Professionale Docenti e il Compenso Individuale Accessorio) spettino di diritto anche al personale precario della scuola, destinatari dei contratti a termine per le supplenze “brevi e saltuarie” e che i loro stipendi tendano conto di quanto sancito oramai da molto tempo dai Giudici di tutto il Paese.

A sancire questo diritto sono da sempre i Tribunali del Lavoro, tuttavia rimane sordo a tutto questo il Ministero dell’Istruzione, relegando i poveri supplenti in un limbo giudiziario, legale ed economico che non ha precedenti in nessun altro paese occidentale e moderno.

Di pochi giorni fa la notizia, pubblicata stamane sul sito istituzionale del sindacato Anief, dell’ennesima sentenza a favore del su citato personale precario a proposito di questo argomento. Marcello Pacifico, presidente del sindacato che detiene il record dei ricorsi vinti su questa tematica, in tal senso dichiara: “Illegittimo discriminare i precari: sono professionisti cui va riconosciuta dignità e parità di retribuzione”.

Il valore degli importi dei compensi accessori RPA e CIA

Per la cronaca, il valore degli importi derivanti dai compensi illustrati ai paragrafi precedenti sono così distinti, a seconda della categoria di personale:

  • Personale docenti (RPD): da un minimo di 164,00 euro fino a un massimo di 257,50 euro;
  • Personale ATA (CIA): da un minimo di 58,50 euro fino a 64,50 euro.

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