L’educazione civica prima di divenire a tutti gli effetti disciplina d’insegnamento (già a partire da questo anno scolastico) ha dovuto passare l’esame del CSPI. Proprio in queste ore la nota testata specializzata “La Tecnica della Scuola” ha reso noto la clamorosa notizia di una bocciatura unanime da parte del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Educazione civica: il CSPI boccia la sperimentazione obbligatoria a partire da quest’anno
Non sarà insegnata per questo anno scolastico l’educazione civica nelle scuole italiane. Questo è il verdetto definitivo del CSPI dopo aver esaminato il decreto inviato qualche settimana fa dal Miur. La clamorosa notizia giunge dopo le polemiche di gran parte del mondo scolastico e dopo il fermo convincimento delle maggiori sigle sindacali che hanno espresso i loro dissensi su questa proposta.
La bocciatura di questo superiore organo di controllo della scuola è arrivata in tarda mattinata. Quello che viene fuori è uno stop unanime, non solo all’insegnamento a partire da quest’anno ma anche della sua eventuale ipotesi di sperimentazione.
Chiaramente, i primi a plaudire alla notizia sono stati gli stessi sindacati di categoria, i quali come ricordato in precedenza sono stati contrari sin dall’inizio all’entrata in vigore dell’educazione civica a partire da questo anno. Le loro motivazioni: l’insegnamento di questa disciplina avrebbe avuto tante ricadute negative sulla struttura organizzativa degli istituti scolastici dal punto di vista didattico, in quanto il carico di lavoro dei docenti sarebbe cresciuto in maniera esponenziale.
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