Salvaprecari, dopo le dimissioni di Conte tutto congelato

Con le dimissioni di ieri da parte di Conte molte misure a favore dei precari e contenute nel decreto Salvaprecari non avranno nessuna validità.

Supplenze
Supplenze

Con le dimissioni di ieri da parte di Conte molte misure a favore dei precari e contenute nel decreto Salvaprecari non avranno nessuna validità. Non solo, ma con l’ipotesi di un nuovo governo, probabilmente il rischio concreto diventa quello di partire nuovamente da zero.

Intanto si sa che il Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella inizierà subito le consultazioni politiche, già a partire da questo pomeriggio. Ecco di seguito il calendario.

Salvaprecari: il calendario delle consultazioni al Quirinale

Mercoledì 21 agosto 2019

  • Sarà sentito telefonicamente il presidente emerito della Repubblica, Senatore Giorgio Napolitano;
  • ore 16.00 presidente del Senato: Sen. Avv. Maria Elisabetta Alberti Casellati;
  • ore 16.45 presidente della Camera dei deputati: On. Dott. Roberto Fico;
  • ore 17.30 Gruppo parlamentare “per le autonomie (Svp-Patt,Uv)” del Senato;
  • ore 18.00 Gruppo parlamentare Misto del Senato;
  • ore 18.30 Gruppo parlamentare Misto della Camera dei deputati;
  • ore 19.00 gruppo parlamentare “Liberi e uguali” della camera;

Giovedì 22 agosto 2019

  • ore 10.00 gruppi parlamentari “Fratelli d’italia” del Senato e della Camera dei deputati;
  • ore 11.00 gruppi parlamentari “Partito democratico” del Senato e della Camera;
  • ore 12.00 gruppi parlamentari “Forza italia – Berlusconi presidente” del Senato e della Camera;
  • ore 16.00 gruppi parlamentari “Lega-Salvini premier” del Senato e della Camera dei deputati;
  • ore 17.00 gruppi parlamentari “Movimento 5 stelle” del Senato e della Camera;

Salta il decreto Salvaprecari: il mondo del precariato è in stato di agitazione

Molti sono i provvedimenti per la scuola considerati in standby.

Il decreto salva precari è il primo provvedimento a doversi fermare. L’interruzione prematura di questo governo farà si che il suo iter decada in automatico. In questo provvedimento erano contenute alcune importanti misure (in fase di trattativa con ulteriori intese), come per esempio i PAS e i concorsi straordinari per i docenti con 36 mesi di servizio nella scuola secondaria di I e II grado.

Personale ATA – Allo stato attuale rimangono in sospeso anche tutti gli altri provvedimenti che avrebbero risolto i problemi riguardanti il Personale ATA, con particolare interesse nei confronti della grave carenza dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi.

A rischio anche le nuove assunzioni tramite i concorsi per i neo laureati

Saranno congelati anche i Concorsi ordinari (quelli che erano stati promessi da Bussetti nel 2019) per la scuola dell’infanzia e primaria e della scuola secondaria di I e II grado per i neo laureati.

Oggi dopo la debacle del governo Conte tutti questi provvedimenti perdono di fatto la loro validità. Gli stessi sono indispensabili per il buon funzionamento della macchina scolastica, soprattutto alla luce della grave situazione che si sta palesando dal punto di vista della carenza endemica di personale specializzato e abilitato in tutte le istituzioni scolastiche italiane, da nord a sud.

Il nuovo governo, sia quello di cui tanto si parla (M5S+PD+Leu) che un nuovo governo che verrà fuori da nuove elezioni, dovrà ripartire da questi provvedimenti. Ma dovrà farlo partendo da zero, anche rivedendo le intese che erano state raggiunte con fatica con gran parte delle sigle sindacali delegate.

In ogni caso, già i sindacati e anche i gruppi dei precari organizzati, sono in stato di agitazione per l’evolversi in negativo di questa vicenda. Sui canali social e nelle piazze, presto potremmo assistere a tante e roboanti proteste.

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