Concorso straordinario e PAS docenti 36 mesi di servizio: i tempi rallentano

Un comunicato stampa dell'Associazione docenti MSA a proposito del Concorso straordinario e sui PAS abilitanti per i docenti con 36 mesi di servizio.

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Un comunicato stampa dell’Associazione docenti MSA a proposito del Concorso straordinario e sui PAS abilitanti per i docenti con 36 mesi di servizio.

Secondo MSA “I tempi rallentano’ per i docenti precari con 36 mesi di servizio, in attesa dei bandi per il concorso straordinario e per i PAS

A seguito dell’intesa tra Governo e principali sindacati, tutti si aspettavano di vedere all’interno del Decreto Crescita la modifica del modello di abilitazione e reclutamento per i docenti con 36 mesi di servizio, invece nulla di fatto.

L’intesa tra il Governo e i principali sindacati del 24 aprile 2019 era finalizzata ad introdurre un emendamento volto a modificare il Decreto Legislativo n. 59/2017 a favore dei docenti con tre anni di servizio, introducendo, da un lato, un percorso abilitante speciale e, dall’altro, una procedura selettiva finalizzata alla stabilizzazione dei precari con almeno 36 mesi di servizio.

Successivamente, in data 11 giugno 2019, l’intesa è stata ratificata ed è stato annunciato che tali modifiche sarebbero state inserite all’interno del primo provvedimento legislativo “utile”. Tuttavia, ciò non è accaduto in quanto l’emendamento non è stato introdotto nel recente Decreto Crescita. Il motivo probabilmente risiede nelle differenze di veduta fra M5S e Lega, che non sono ancora riusciti a trovare un accordo, il che comporta un inevitabile rallentamento.

Di conseguenza, sono passati due mesi e i due canali di reclutamento previsti appaiono in forte ritardo, generando delusione e smarrimento per numerosi docenti che avevano accolto positivamente questa intesa, considerandola un’opportunità concreta di stabilizzazione.

“Siamo contenti per l’intesa raggiunta, che costituisce uno strumento per realizzare la tanto attesa stabilizzazione dei numerosissimi precari che, anno dopo anno, esercitano la propria professione senza raggiungere mai una certa stabilità professionale. Tuttavia, ancora numerose sono le zone di ombra che generano perplessità tra i docenti. Oltre all’incognita temporale (in merito a quando effettivamente verrà ratificato e soprattutto messo in atto tale emendamento), coloro che hanno titolo per insegnare su più classi di concorso, si chiedono come potranno abilitarsi su tutte, visto che ciò è impensabile attraverso un percorso universitario quale un PAS.

E che dire dei docenti di ruolo? Consentire la partecipazione al concorso riservato solo a coloro che hanno svolto almeno un anno sulla materia esclude inevitabilmente un gran numero di docenti che, essendo di ruolo da diversi anni, molto probabilmente non potranno vantare, negli ultimi 8 anni, un anno su una materia diversa da quella per cui sono passati di ruolo; questi docenti, per poter accedere alla mobilità professionale, potranno partecipare solamente al PAS, percorso che tra l’altro comporta un notevole dispendio di denaro, tempo ed energie” commenta il Prof. Luciano Scandura, responsabile dell’Associazione MSA (comparto scuola).

Di fronte a tutte queste incognite e in attesa che qualcosa si concretizzi, cosa possono fare i docenti precari?

“Di fronte a questa situazione di stallo, MSA riapre i termini per aderire al ricorso laurea/diploma + 24 cfu, finalizzato a consentire l’inserimento nella seconda fascia d’Istituto. A seguito dei due precedenti positivi ottenuti nei Tribunali di Roma e di Cassino, consideriamo questa un’opportunità concreta per accedere alla seconda fascia in un momento in cui le altre possibilità sembrano allontanarsi”, aggiunge il Prof. Scandura.

Per conoscere ulteriori dettagli circa questa azione o per qualsiasi altra informazione è possibile contattare MSA scuola, al numero 392-6225285.

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