Molte le novità sul versante degli stipendi 2019 degli insegnanti e di tutto il personale della scuola. Parliamo di rinnovo del contratto per gli statali, dell’elemento perequativo e dell’indennità di vacanza contrattuale.
Stipendi 2019: parliamo di rinnovo CCNL, di perequazione e di indennità di vacanza contrattuale
Parliamo prima di tutto della trattativa per il rinnovo del prossimo contratto relativamente al triennio 2019/2021. Da quello che si apprende su questo argomento pare che la trattativa tra governo e sindacati sia ancora in alto mare, nonostante abbiamo superato di 1/3 il mese di gennaio.
Allo stato attuale però bisogna ricordare che, affinché i lavoratori delle PA non perdessero dal 1° gennaio 2019 il famoso aumento di 85,00 euro previsto nel CCNL 2016/18 (voluto dal precedente governo e dalla ministra Madia), all’interno dell’attuale contratto è stato introdotto il famoso elemento perequativo, ovvero una clausola che garantisce a tutti i dipendenti pubblici di continuare a percepire nel loro cedolino quel famoso aumento.
Bisogna ricordare anche che tale clausola perequativa, inizialmente era stata riconosciuta solo per un tempo limitato, in particolare da marzo a dicembre 2018. Tale aumento era stato predisposto (dalla ex ministra Madia) in quanto quello previsto nel CCNL 2016/18 che riguardava la retribuzione tabellare dei dipendenti pubblici (incremento tabellare del 3,48%), non avrebbe permesso ai dipendenti pubblici con le retribuzioni più basse di raggiungere il famoso aumento medio pari a 85,00 euro anche per il 2019.
Per questa ragione diventa indispensabile mantenere in vita l’elemento perequativo di cui in precedenza, visto che a rischiare di perdere quasi il 20% dell’aumento stipendiale riconosciuto nel 2018 sarebbero proprio i dipendenti pubblici (compresi gli insegnanti) con un numero di anni di anzianità minori rispetto ad altri.
Cosa dice la politica a proposito dell’elemento perequativo e delle altre salvaguardie relative agli stipendi 2019 dei lavoratori?
Il Movimento 5 Stelle e il vice premier Luigi Di Maio, durante questi mesi, hanno sostenuto il loro precipuo impegno affinché venisse garantita la permanenza dell’elemento perequativo negli stipendi dei dipendenti pubblici e soprattutto di quei lavoratori del comparto scuola.
Dunque, l’auspicio dovrebbe essere quello di una riconferma dell’elemento perequativo nel prossimo Contratto 2019/21, al fine di evitare “tagli” negli stipendi futuri in riferimento alle buste paghe del 2018 per gli insegnanti e per il personale scolastico più in generale.
Indennità di vacanza contrattuale: contratto insegnanti 2019
C’è poi un altro aspetto a cui bisogna porgere lo sguardo sul versante dell’argomento ‘stipendi’. Parliamo dell’IVC, acronimo di indennità di vacanza contrattuale. Anche questo elemento normativo rientra, attraverso la sua aliquota, nella somma complessiva dello stipendio dei pubblici dipendenti.
In buona sostanza, l’indennità di vacanza contrattuale si attiverebbe in previsione del mancato rinnovo del CCNL entro una data ben stabilita: nel nostro caso entro aprile 2019. Di fatto, visto che ancora non è stato rinnovato l’attuale contratto, le suddette aliquote oggi sono contenute negli stipendi degli statali e lo saranno per i prossimi 4 mesi di questo anno.
L’indennità riconosce ai lavoratori un anticipo dei benefici a cui gli stessi saranno soggetti nel momento in cui verrà stipulato il nuovo Contratto (ex articolo 47-bis del D.lgs. 165/01). La somma in busta paga riconosciuta al dipendente sarà pari allo 0,42% dal 1° aprile 2019 al 30 giugno 2019 e allo 0,7% a decorrere dal 1° luglio 2019.
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