Una contestata riforma dei percorsi di specializzazione. Nei giorni scorsi si è conclusa la fase di confronto sindacale sullo schema di decreto che prevede l’avvio di percorsi di specializzazione per il sostegno affidati a Indire e destinati ai docenti con titolo estero non riconosciuto dalle autorità italiane. Il CSPI ha espresso il proprio parere in merito, mentre la FLC CGIL ha manifestato una forte contrarietà, chiedendo ai Ministri dell’Istruzione e dell’Università di sospendere il decreto per ragioni di trasparenza e legalità.
Le criticità evidenziate dalla FLC CGIL
La FLC CGIL esprime preoccupazione per i decreti ministeriali che regolano i “Percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità“, previsti dall’articolo 7 del DL 71/2024. Questi percorsi, rivolti ai docenti che rinunciano al contenzioso sui titoli esteri, prevedono una riduzione dei crediti richiesti e una formazione interamente online, un’agevolazione che si estende anche alle Università telematiche.
Il rischio di compromettere la qualità del sistema scolastico
Il sindacato sottolinea che il numero elevato di richieste di riconoscimento di titoli esteri, spesso respinte o ancora inevase, ha portato a una situazione critica. Recenti inchieste giornalistiche hanno rivelato casi di intermediazione sospetta con università estere, prevalentemente in Spagna e Romania, che potrebbero aver favorito una compravendita di titoli.
Questa situazione penalizza i docenti in possesso di titoli ufficialmente riconosciuti, rischia di compromettere la qualità dell’insegnamento e mina la credibilità delle istituzioni italiane. L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, punto di forza della scuola italiana, non dovrebbe essere minata da soluzioni poco trasparenti.
La richiesta di sospensione dei percorsi da parte della FLC CGIL
La FLC CGIL chiede la sospensione dei percorsi previsti dal DL 71/2024 fino a quando non verrà fatta chiarezza sulla validità dei titoli esteri, garantendo un processo di certificazione che ne verifichi provenienza e coerenza con la formazione offerta dalle Università italiane nei TFA sostegno.
L’obiettivo è ripristinare la legalità e la credibilità del sistema di formazione e reclutamento degli insegnanti di sostegno, evitando sanatorie e condoni, ma piuttosto puntando su investimenti mirati e di qualità.
Coinvolgimento delle autorità competenti
La FLC CGIL sollecita un intervento da parte dei Ministeri competenti, eventualmente coinvolgendo la magistratura e le autorità preposte alla verifica della regolarità delle procedure di acquisizione dei titoli di specializzazione esteri.
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