Cinque studenti, tra cui un 18enne e quattro 17enni, sono stati denunciati dai carabinieri per l’incendio doloso che ha devastato l’IS Montale-Alpi di Rutigliano, nel barese. Il rogo, che ha distrutto parte dell’edificio, ha causato danni ingenti, stimati in oltre 200.000 euro. Secondo le indagini, i ragazzi avrebbero agito per vendetta contro la scuola e alcuni docenti che ritenevano ingiustamente severi.
La dinamica dell’incendio
La notte tra il 22 e il 23 febbraio, i cinque giovani si sono introdotti nell’istituto scolastico, dopo aver rotto una finestra della biblioteca. Una volta all’interno, hanno saccheggiato il bar della scuola e, successivamente, hanno appiccato il fuoco utilizzando alcol e materiale infiammabile. Le fiamme hanno devastato l’ingresso principale, l’ufficio di presidenza e la stanza dei docenti, con danni che superano i 200.000 euro.
Secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri, gli studenti hanno agito in modo pianificato, mirato a danneggiare specifiche aree della scuola. La motivazione dietro questo gesto, emersa nel corso delle indagini, sarebbe legata al risentimento dei giovani nei confronti del sistema scolastico e di alcuni insegnanti.
Le indagini e le ammissioni
Le indagini, avviate subito dopo il rogo, hanno portato all’identificazione dei cinque studenti, grazie alla confessione di uno di loro. Il maggiore Roberto Orlanducci, comandante della compagnia carabinieri di Triggiano, ha confermato che tre dei giovani hanno ammesso la propria responsabilità, esprimendo il loro pentimento per il gesto compiuto.
Secondo la Procura della Repubblica di Bari, i ragazzi sono accusati di danneggiamento, incendio doloso aggravato e furto aggravato in concorso. La denuncia è stata formalizzata dopo il lavoro investigativo condotto dai carabinieri di Rutigliano.
Le reazioni della comunità e delle istituzioni
L’incendio ha profondamente scosso la comunità di Rutigliano, che ha condannato fermamente l’accaduto. La scuola e il Comune hanno espresso preoccupazione per i gravi danni e il gesto vandalico. Il sindaco ha definito l’incendio un atto grave, ma anche un’opportunità per riflettere sul ruolo educativo della scuola. La dirigente scolastica ha sottolineato l’importanza di un ambiente educativo sano e rispettoso. Il procedimento legale è ancora nelle fasi preliminari, con interrogatori di garanzia previsti nei prossimi giorni. La verità sui responsabili e le loro motivazioni sarà accertata durante il processo nelle prossime settimane.
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