Elezioni rettore Università di Perugia: Luca Gammaitoni ufficializza la candidatura

Il ghiaccio è rotto. Il primo candidato alla carica di rettore dell’Università degli Studi di Perugia ha ufficialmente annunciato la sua intenzione di partecipare alla corsa per la guida dell’ateneo. Si tratta di Luca Gammaitoni, professore ordinario di Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali e applicazioni, noto per il suo contributo alla ricerca sulle onde gravitazionali, che lo ha portato a vincere lo Special Breakthrough Prize in Fundamental Physics. Fondatore e direttore del laboratorio Noise in Physical Systems (Nips), Gammaitoni ha ricoperto diversi incarichi accademici e istituzionali, tra cui la presidenza della Fondazione Post e la coordinazione del Progetto Vitality nell’ambito del PNRR.

Nonostante la data ufficiale delle elezioni non sia ancora stata stabilita, il docente ha deciso di rompere gli indugi e di annunciare la sua candidatura. L’attuale rettore Maurizio Oliviero concluderà il suo mandato il 31 ottobre, e la comunità accademica si prepara a un’elezione che si preannuncia particolarmente importante per il futuro dell’ateneo.

L’annuncio di Gammaitoni: “Favorire un dibattito aperto e trasparente”

Con una nota inviata alla stampa, Luca Gammaitoni ha dichiarato di voler rendere ufficiale la sua candidatura, sottolineando l’importanza di un confronto pre-elettorale il più aperto, condiviso, libero e trasparente possibile. “Nell’attesa che vengano espletate le ultime formalità per la modifica dello Statuto dell’Università degli Studi di Perugia e che vengano così, finalmente, convocate le elezioni per il nuovo rettore, ritengo sia venuto il momento di comunicare ufficialmente l’intenzione di presentare la mia candidatura”, scrive Gammaitoni.

Secondo il professore, questa tornata elettorale deve essere vissuta con consapevolezza e partecipazione attiva da parte di tutta la comunità accademica: studenti, personale tecnico-amministrativo e bibliotecario, docenti e ricercatori. La scelta del nuovo rettore, afferma Gammaitoni, dovrà essere guidata da una visione chiara e da un progetto di crescita per l’ateneo, per garantire un futuro dinamico e innovativo.

Gli altri possibili candidati: quattro nomi in corsa

Oltre a Gammaitoni, si vocifera che altri quattro docenti siano pronti a candidarsi per la guida dell’Università di Perugia. Ecco chi sono:

• Paolo Carbone: professore ordinario di Misure elettriche ed elettroniche, vice direttore del Dipartimento di Ingegneria e attuale presidente del Presidio qualità dell’ateneo. Secondo indiscrezioni, avrebbe l’appoggio del professor Franco Cotana.
• Massimiliano Marianelli: professore ordinario di Storia della filosofia, direttore del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione, con una lunga esperienza amministrativa e sindacale. È stato anche delegato del Rettore per la didattica e ha coordinato accordi con numerose università internazionali.
• Daniele Porena: professore ordinario di Diritto costituzionale e pubblico, direttore del Centro Interistituzionale di Studi e Alta Formazione in Materia Ambientale. Attualmente è delegato del Rettore per Riforme, Semplificazione e Supporto legale.
• Marcello Signorelli: professore ordinario di Politica economica, direttore del Dipartimento di Economia, membro del Senato Accademico e del Consiglio di Presidenza della Società Italiana di Economia, oltre a essere promotore di numerosi accordi Erasmus.

Quando si vota? Le regole della tornata elettorale

Le date ufficiali delle elezioni non sono ancora state fissate, ma il regolamento prevede che il voto venga indetto almeno sei mesi prima della scadenza del mandato del rettore uscente. Il compito di stabilire il calendario elettorale spetta al professor Ermanno Cardelli, decano dell’ateneo. Secondo le previsioni, le urne dovrebbero aprirsi tra fine maggio e metà giugno.

Un altro elemento chiave della prossima tornata elettorale riguarda la modifica dello Statuto dell’Università di Perugia. Tra le novità introdotte:

• Riduzione dei turni elettorali da tre a due (un primo turno e un eventuale ballottaggio, come per le elezioni dei sindaci).
• Riequilibrio del peso ponderato delle diverse componenti universitarie: i professori, gli studenti e il personale tecnico-amministrativo, con un aumento del peso del voto di questi ultimi.

Si prospetta, dunque, una sfida elettorale aperta e competitiva, con più candidati in corsa e nuove regole che potrebbero influenzare l’esito finale.