Un’enorme truffa legata ai diplomi falsi, ha coinvolto centinaia di persone, con un giro d’affari illecito che ha superato i 7,5 milioni di euro. L’inchiesta, che ha radici nel Cilento (provincia di Salerno), ha portato alla scoperta di numerosi casi di falsificazione di titoli di studio, utilizzati per ottenere posti di lavoro nelle scuole. A seguito di un’indagine condotta dalla Procura di Vallo della Lucania, oltre 500 imputati dovranno affrontare il processo, previsto per ottobre, con accuse di corruzione e truffa aggravata.
Il cuore della truffa a San Marco di Castellabate
Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno individuato circa 400 diplomi falsificati, molti dei quali provenienti da un istituto paritario di San Marco di Castellabate, in provincia di Salerno. Questi titoli di studio venivano venduti a un prezzo che variava tra 1.000 e 4.000 euro, permettendo a chi li acquistava di accedere a incarichi di insegnamento e ruoli amministrativi nel sistema scolastico. Alcuni dei coinvolti sono riusciti a ottenere incarichi lucrativi, come quello di una donna di Pagani che, grazie a un diploma fasullo, ha guadagnato oltre 60.000 euro lavorando come insegnante di sostegno.
Un sistema vastissimo di falsificazioni
L’inchiesta, avviata nel 2018, ha messo in luce un sistema fraudolento capillare, che ha coinvolto non solo insegnanti, ma anche collaboratori scolastici. In alcuni casi, gli imputati hanno lavorato contemporaneamente in diverse scuole, dimostrando l’enorme diffusione della truffa. Gli investigatori hanno anche scoperto che oltre 40 imputati risiedevano nell’agro nocerino-sarnese, mentre gli altri provenivano da diverse province della Campania e del Nord Italia. Le indagini, tuttavia, non sono ancora concluse: la Procura continua a cercare ulteriori responsabili coinvolti in questa vasta rete di truffatori.
La rete di truffa e le indagini in corso
L’inchiesta, che ha rivelato oltre 700 capi d’imputazione, evidenzia la gravità dell’operazione. Gli imputati rischiano pene severe, poiché la truffa ha compromesso il sistema scolastico, mettendo in dubbio la validità dei titoli di studio in molte scuole italiane. Le indagini hanno sollevato preoccupazioni sull’affidabilità delle assunzioni nel settore educativo, spingendo le autorità a rafforzare i controlli e adottare misure più severe contro la falsificazione dei titoli. Il processo, che inizierà a ottobre, rappresenta un passo importante nella lotta contro queste pratiche illecite, che danneggiano il sistema educativo e minano la fiducia nelle istituzioni.
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