Il Liceo scientifico Severi di Roma si distingue per un’innovativa iniziativa didattica che ha trasformato una vecchia aula scolastica in un planetario didattico all’avanguardia. Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), l’istituto ha investito 160 mila euro per realizzare uno spazio unico, destinato ad arricchire l’offerta formativa degli studenti.
Un’aula che diventa un cielo stellato
Entrando nel planetario del Liceo Severi, gli studenti non trovano una tipica aula scolastica. Al posto della lavagna, c’è una cupola sospesa di sei metri di diametro, un proiettore all’avanguardia e ambienti bui che riproducono il cielo notturno. Gli studenti possono scegliere di sedersi su comode sedie o stendersi sui cuscini, mentre la lezione prende vita sotto la cupola. Le luci si abbassano gradualmente per permettere alle pupille di dilatarsi e cominciare a osservare le meraviglie dell’universo. Un’esperienza immersiva che offre ben più di un semplice apprendimento teorico.
Il planetario didattico, un progetto aperto a tutti
Attualmente, il planetario viene utilizzato nelle lezioni di Scienze della Terra, ma nei prossimi mesi sono previsti ulteriori progetti che coinvolgeranno anche altre scuole e il pubblico. Con una capienza di 35 posti, la struttura è già accessibile agli studenti delle altre sezioni del Liceo Severi, tra cui il liceo linguistico e l’indirizzo professionale. L’idea di base è quella di portare la didattica scientifica a un livello superiore, offrendo la possibilità di esplorare argomenti legati all’astronomia, alla chimica e alla fisica in modo pratico, utilizzando tecnologie moderne e strumenti come i telescopi.
Un’esperienza che stimola la socializzazione e la curiosità
Il planetario non solo favorisce l’apprendimento individuale, ma stimola anche la socializzazione tra gli studenti. Il professor Giacinto Ciappetta, responsabile del progetto, sottolinea come i ragazzi apprezzino l’utilizzo dei dieci telescopi disponibili. “Gli studenti imparano facendo, e questo facilita la comprensione di concetti scientifici complessi,” afferma. Inoltre, l’utilizzo pratico degli strumenti di osservazione li aiuta a sviluppare una passione per la scienza e a collaborare in modo efficace.
Un’innovazione rara in Italia
I planetari didattici all’interno delle scuole sono una rarità in Italia. Attualmente, sono presenti solo in altre tre scuole, distribuite tra Campania, Veneto e Toscana. La preside del liceo, Gabriella Maria Sonia Conti, evidenzia l’importanza di queste dotazioni tecnologiche per la modernizzazione dell’insegnamento. “Le tecnologie non sono sufficienti se non le integriamo in una didattica innovativa e orientata ai tempi. Per questo motivo abbiamo avviato corsi di formazione per i docenti,” conclude.
Con il planetario lezione pratica, risultato concreto
Gli studenti del Liceo Severi hanno accolto con entusiasmo questa nuova forma di apprendimento. Giulia, una studentessa di seconda, ammette che inizialmente non sapeva nulla di astronomia, ma ora si diverte a preparare i telescopi per le osservazioni e trova che “fare è molto più interessante che ascoltare”. Anche i ragazzi più grandi, come Piero Cuomo e Simone Chiesa, hanno guidato conferenze-spettacolo durante la cogestione scolastica, condividendo con i compagni le loro conoscenze. Questo planetario rappresenta un punto di svolta per il Liceo Severi, che ora può offrire agli studenti un’esperienza didattica unica, in grado di stimolare la curiosità e l’interesse verso le scienze in modo innovativo e coinvolgente.
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