Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa da parte dell’Avv. Renato Bellofiore, portavoce del Comitato Nazionale Scuola DPSE, che denuncia l’attuale situazione di instabilità nella scuola italiana a causa del rigetto delle domande di riconoscimento dei titoli esteri per i docenti di sostegno. Il Comitato lancia un appello urgente al Ministero dell’Istruzione affinché si tuteli il diritto alla continuità didattica per gli studenti con disabilità, evitando interruzioni dannose per il loro percorso educativo e relazionale.
Fermate i rigetti: gli studenti in condizioni di disabilità hanno bisogno di continuità didattica!
Il Comitato Nazionale Scuola DPSE lancia un appello urgente al Ministero dell’Istruzione affinché sospenda immediatamente i rigetti delle domande di riconoscimento dei titoli esteri dei docenti di sostegno. Ogni rigetto è una sentenza di instabilità per migliaia di studenti con disabilità, privati senza motivo dell’insegnante con cui hanno costruito un rapporto di fiducia e sicurezza dall’inizio dell’anno scolastico.
Danno psicologico ed educativo agli studenti.
Per un ragazzo con disabilità, perdere il proprio insegnante di sostegno significa interrompere un percorso educativo e relazionale già fragile. Questo porta a regressioni nell’apprendimento, ansia, senso di abbandono e crisi comportamentali, con conseguenze che ricadono non solo sulla scuola, ma anche sulle famiglie e sulla salute emotiva degli studenti.
Il diritto alla continuità didattica è garantito dalla legge.
La continuità dell’insegnante di sostegno non è un privilegio, ma un diritto sancito dalla normativa italiana (L.104/92) e da direttive europee sull’inclusione scolastica. Come può lo Stato da un lato parlare di tutela degli studenti con disabilità e dall’altro rimuovere improvvisamente i loro docenti?
Un’assurdità mentre stanno per partire i corsi INDIRE.
A breve saranno attivati i percorsi INDIRE, che regolarizzeranno la posizione di migliaia di docenti con titolo estero. Continuare a emettere rigetti oggi è un atto inutile e distruttivo, considerando che tra poche settimane quegli stessi docenti potranno ottenere la piena specializzazione in Italia.
L’appello al Ministro.
Chiediamo al Ministro di fermare immediatamente i rigetti e di dare priorità al benessere degli studenti con disabilità, garantendo la continuità didattica fino all’attivazione dei corsi INDIRE. La scuola deve essere un luogo di inclusione, non di esclusione.
Comitato Nazionale Scuola DPSE (Docenti Precari Specializzati Abilitati in Europa)
Il portavoce avv. Renato Bellofiore
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