sabato, 1 Marzo 2025
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Indennità di vacanza contrattuale 2025: prime quote ad aprile, nuovi aumenti a luglio

Dal 2025, il personale scolastico riceverà l’indennità di vacanza contrattuale. Primi pagamenti ad aprile, nuovi aumenti a luglio.

Con il 2025 inizia una nuova fase per il personale scolastico, con l’introduzione dell’indennità di vacanza contrattuale prevista dalla Legge di Bilancio. Un’ulteriore speranza di riscatto per i docenti e i dipendenti delle scuole, che da anni combattono contro stipendi bassi e crescenti disagi economici. Tuttavia, gli importi previsti, seppur apprezzabili, non riescono a colmare il divario con il costo della vita in aumento e le difficoltà del settore.

Cosa prevede la nuova normativa

La Legge di Bilancio 2025 (Legge 30.12.2024, n. 207) ha introdotto, a partire dal mese di aprile 2025, il pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale. Questo intervento, seppur minore, costituisce un anticipo sui futuri aumenti che verranno stabiliti per il triennio 2025/2027. La misura è stata accolta con speranza dal comparto scolastico, che ormai da anni attende l’adeguamento salariale.

Prime quote ad aprile e giugno

La prima tranche dell’indennità di vacanza contrattuale sarà erogata già dal mese di aprile 2025. Essa ammonta allo 0,6% dello stipendio mensile tabellare dei dipendenti scolastici. Un incremento che, purtroppo, non riuscirà a risollevare la situazione economica di molte famiglie, ma che rappresenta un piccolo passo verso il riconoscimento dei diritti del personale scolastico.

Dal 1° luglio 2025, la seconda tranche sarà erogata, portando l’importo complessivo al 1% del salario, includendo anche la quota precedente. Sebbene l’1% possa sembrare un miglioramento, rimane comunque insufficiente a contrastare l’aumento del costo della vita, che pesa ogni giorno di più sulle spalle dei lavoratori pubblici.

Un comparto in lotta

Nonostante l’indennità di vacanza contrattuale sia un segno di attenzione, gli stipendi del personale scolastico restano tra i più bassi della pubblica amministrazione. Questo aumento, pur benvenuto, non è in grado di colmare il gap con gli altri settori pubblici e non tiene conto degli elevati tassi d’inflazione. Gli operatori scolastici, da anni, sollecitano un intervento che risponda alle reali esigenze economiche di chi lavora ogni giorno per formare le future generazioni.

Tabelle indennità vacanza contrattuale 2025

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