Mercoledì scorso, l’algoritmo di Instagram (Meta) ha mostrato ai suoi utenti video violenti e sessualmente espliciti, scatenando un’ondata di segnalazioni su blog e social network come Reddit e X. Tra i contenuti apparsi nella sezione Reel, si trovavano scene di risse, sparatorie, incidenti stradali, maltrattamenti sugli animali, accoltellamenti e atti autolesionistici. Alcuni video erano preceduti da un disclaimer di allerta, mentre altri venivano riprodotti automaticamente senza alcun filtro. Il problema ha interessato diverse aree del mondo, con un impatto particolarmente forte negli Stati Uniti e in Sudamerica, mentre l’Italia è stata coinvolta in misura minore.
La risposta ufficiale di Meta per l’algoritmo impazzito di Instagram
Meta ha riconosciuto l’errore in una nota ufficiale diffusa dalla CNBC: «Abbiamo corretto un errore che aveva fatto sì che alcuni utenti vedessero, nel loro feed dei Reel, contenuti che non avrebbero dovuto essere raccomandati. Ce ne scusiamo». La causa principale del problema sembra essere stata una modifica imprevista all’algoritmo di selezione dei contenuti, il quale normalmente suggerisce video basandosi sulle preferenze e interazioni degli utenti.
Conseguenze per l’immagine della piattaforma
Nonostante la rapida correzione, l’incidente rappresenta un boomerang per Meta, poiché avviene in un momento in cui l’azienda sta cercando di migliorare l’esperienza utente e garantire un maggiore controllo sui contenuti visualizzati. Tra le novità recentemente introdotte figurano il possibile tasto «Non mi piace», nuove opzioni anti-sextortion, profili dedicati agli adolescenti e, negli Stati Uniti, la sostituzione del fact-checking con le Community Notes. Considerando l’intensa attività di sviluppo della piattaforma, non è da escludere che il bug di mercoledì sia stato un effetto collaterale di queste innovazioni in corso.
Meta cerca di riconquistare la fiducia degli utenti
L’incidente solleva interrogativi sulla sicurezza dei contenuti proposti dagli algoritmi e sulla capacità di Meta di gestire le modifiche senza compromettere l’esperienza degli utenti. La compagnia di Mark Zuckerberg dovrà lavorare per rassicurare il pubblico e garantire che simili episodi non si ripetano in futuro.
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