Il Concorso PNRR 2 per la scuola dell’infanzia e primaria registra un dato allarmante: oltre la metà dei posti disponibili per il sostegno nelle regioni settentrionali rimarrà scoperta. Su 8.355 posti banditi, solo 3.744 potranno essere assegnati dopo la prova orale. Particolarmente critica la situazione per il sostegno, dove su 4.881 posti, solo 270 candidati hanno avuto accesso all’orale, pari a un misero 5,5%.
Concorso PNRR 2 Infanzia e Primaria: carenza di candidati per il sostegno nel Nord, numeri preoccupanti
Le regioni più colpite da questa carenza sono:
- Lombardia: 2.036 cattedre scoperte
- Piemonte: 689 posti vacanti
- Veneto: 675 posti non assegnati
- Emilia Romagna: 289 cattedre deserte
- Liguria: 215 posti disponibili
- Friuli Venezia Giulia: 77 cattedre senza assegnazione
Questa situazione è il risultato della mancata copertura del fabbisogno da parte degli atenei nell’ultimo triennio. Il numero di posti messi a bando dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nei cicli VI-VIII del TFA è stato ampiamente inferiore rispetto alla richiesta di personale specializzato per il sostegno.
Anief annuncia ricorsi per l’ammissione agli orali
Nonostante il 55% dei candidati abbia superato la prova scritta (32.077 su 54.582 partecipanti), solo 11.593 potranno accedere alla fase orale, a causa delle limitazioni imposte dal bando. Ben 20.724 candidati idonei resteranno esclusi. L’Anief ha già annunciato ricorsi al TAR per garantire l’ammissione anche a questi docenti, come avvenuto in precedenti concorsi.
Inoltre, il sindacato denuncia il rischio di sanzioni da parte dell’Unione Europea per abuso dei contratti a termine, con possibili ripercussioni sui finanziamenti del PNRR. La proposta è di ricontrattare il sistema di reclutamento con la Commissione UE per evitare una nuova procedura d’infrazione.
Il problema delle cattedre vacanti e la richiesta di misure urgenti
Il paradosso è evidente: l’Italia ha migliaia di docenti precari specializzati in Italia e all’estero, ma le cattedre di sostegno continuano a rimanere scoperte. Le cause principali sono:
- Vincoli sulla mobilità con blocchi di 5 anni per i docenti assunti
- Assenza di incentivi economici per chi si trasferisce nelle regioni settentrionali
- Difficoltà nel riconoscimento dei titoli esteri
A livello regionale, spiccano due casi emblematici:
- In Lombardia, su 2.036 posti disponibili per il sostegno nella primaria, sono state presentate appena 217 domande, con 87 candidati ammessi all’orale.
- In Puglia, per la scuola primaria, su 163 posti messi a bando, a fronte di 3.360 domande, hanno superato la prova scritta 1.715 candidati, ma solo 489 accederanno all’orale.
- In Basilicata, per 2 posti di scuola dell’infanzia, sono risultati 152 candidati idonei, ma solo 6 potranno sostenere l’orale.
L’Anief chiede con urgenza la stabilizzazione dei precari e misure per garantire un reclutamento efficace, evitando il fallimento degli obiettivi di assunzione del PNRR entro il 2026.
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