Dopo l’apertura dell’assessora Isabella Conti sulla possibilità di una revisione del calendario scolastico, torna il dibattito tra i genitori e i rappresentanti dei consigli d’istituto dell’Emilia-Romagna. L’appello, lanciato da Bologna, mira a rimuovere il “termine perentorio” di inizio e fine lezioni, previsto dalla normativa regionale del 2012. La proposta prevede un anticipo del rientro in classe di una settimana e un posticipo della chiusura dell’anno scolastico, per una distribuzione più equilibrata delle attività.
Lettera ai vertici istituzionali per riformare il Calendario scolastico della Regione Emilia-Romagna
A farsi portavoce della richiesta è Cosmo Damiano Modugno, rappresentante del coordinamento dei presidenti di consiglio d’istituto di Bologna e dell’area metropolitana. La lettera è stata inviata al presidente della regione Michele de Pascale, al sindaco di Bologna Matteo Lepore e agli assessori regionali, metropolitani e comunali alla scuola, oltre ai dirigenti dell’Ufficio scolastico regionale.
Secondo Modugno, la revisione del calendario scolastico consentirebbe di ridurre il rischio di perdita di competenze durante la lunga pausa estiva, che penalizza in particolare gli studenti più fragili. Il periodo senza scuola, infatti, può creare difficoltà a chi non ha accesso a stimoli educativi adeguati a casa.
Pausa didattica e recupero per contrastare la dispersione scolastica
Una delle proposte avanzate dal coordinamento riguarda l’introduzione di una breve pausa tra il primo e il secondo quadrimestre, per garantire un apprendimento più efficace. Questo periodo potrebbe servire anche come momento di recupero per gli studenti in difficoltà, riducendo il rischio di abbandono scolastico e dispersione.
Inoltre, si chiede che l’inizio e la fine delle lezioni avvengano preferibilmente di lunedì e sabato, per agevolare la conciliazione tra tempi di studio e tempi di lavoro. Questa soluzione eviterebbe che le famiglie si trovino senza supporto nei giorni immediatamente precedenti o successivi alla chiusura delle scuole.
Emilia-Romagna: un tavolo di confronto per rivedere il Calendario scolastico
Il coordinamento dei consigli d’istituto chiede alla Regione l’istituzione di un tavolo di confronto con tutte le parti interessate, con l’obiettivo di arrivare a una nuova delibera già per il prossimo anno scolastico.
Modugno ricorda che la revisione del calendario è stata più volte sollecitata, evidenziando come le competenze dei consigli d’istituto risultino spesso limitate dalle normative regionali. In alcuni casi, infatti, le scuole sono costrette ad adattare il calendario scolastico con giorni di sospensione delle lezioni, decisione che dovrebbe invece spettare alla Giunta regionale. La richiesta dei genitori è chiara: una riforma che metta al centro le esigenze di studenti e famiglie.
Il calendario scolastico 2024/25
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