Le funzioni esecutive sono un insieme di processi cognitivi fondamentali per affrontare situazioni nuove e complesse. Questi meccanismi regolano l’attenzione, la memoria di lavoro, il controllo inibitorio e la flessibilità cognitiva, tutte competenze essenziali per l’apprendimento della matematica. Per gli studenti con difficoltà o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), le fragilità nelle funzioni esecutive possono rappresentare un ostacolo significativo. Tuttavia, strategie mirate e strumenti didattici adeguati possono offrire un valido supporto.
Le funzioni esecutive e il ruolo nella matematica
Le funzioni esecutive comprendono diversi processi cognitivi:
- Memoria di lavoro: consente di mantenere e manipolare le informazioni durante i calcoli.
- Inibizione: aiuta a evitare distrazioni e a concentrarsi sugli step corretti.
- Flessibilità cognitiva: permette di adattarsi a nuovi metodi di risoluzione dei problemi.
- Pianificazione e organizzazione: essenziali per risolvere problemi matematici in modo strutturato.
Questi aspetti sono cruciali nel passaggio dalla scuola primaria alla secondaria, dove le richieste cognitive diventano più complesse.
Difficoltà comuni negli studenti con DSA
Gli studenti con difficoltà di apprendimento incontrano ostacoli specifici come:
- Difficoltà nel ricordare le sequenze di calcolo.
- Problemi nella gestione del tempo e dell’organizzazione del lavoro.
- Scarsa capacità di inibire risposte impulsive, con errori frequenti.
- Fatica nell’adattarsi a nuovi approcci risolutivi.
Strategie e strumenti di supporto
Per potenziare le funzioni esecutive e migliorare l’apprendimento della matematica, è possibile adottare diverse strategie:
- Uso di schemi e mappe concettuali per visualizzare i passaggi di un problema.
- Software didattici e applicazioni interattive che allenano memoria di lavoro e flessibilità.
- Tecniche di auto-monitoraggio per migliorare l’attenzione e ridurre errori impulsivi.
- Approccio multisensoriale che integra immagini, movimento e suoni per facilitare la comprensione.
- Pianificazione esplicita con checklist e routine per organizzare meglio il lavoro matematico.
Esempi pratici di applicazione
- Memoria di lavoro: Un esercizio utile è chiedere agli studenti di risolvere un problema matematico a più passaggi tenendo a mente i numeri intermedi, senza scriverli subito. Per supportarli, si possono usare diagrammi visivi o calcolatrici con memoria temporanea.
- Inibizione delle risposte impulsive: Si può proporre un’attività in cui gli studenti devono identificare e correggere gli errori di calcolo in operazioni già svolte, prima di rispondere immediatamente.
- Flessibilità cognitiva: Per abituare gli studenti a cambiare approccio, si può assegnare lo stesso problema matematico con tre metodi risolutivi diversi, chiedendo di confrontare i risultati.
- Pianificazione e organizzazione: Usare tabelle di marcia per guidare gli studenti nella risoluzione di esercizi complessi, suddividendoli in piccoli step con tempi prestabiliti.
Conoscere le funzioni esecutive
Conoscere le funzioni esecutive e adottare strumenti mirati non solo aiuta gli studenti con difficoltà di apprendimento, ma ottimizza l’approccio allo studio per tutti. Un’educazione matematica più accessibile e personalizzata può fare la differenza nel successo scolastico e nel benessere degli studenti.
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