sabato, 22 Febbraio 2025
HomeEconomiaDifferimento Tfs dipendenti pubblici: 2 milioni quelli che attendono anche 7 anni...

Differimento Tfs dipendenti pubblici: 2 milioni quelli che attendono anche 7 anni la loro liquidazione

I dipendenti pubblici attendono fino a 7 anni per ricevere il Tfs, perdendo quasi 12.000 euro di potere d'acquisto. I sindacati propongono una riforma.

I dipendenti pubblici che devono attendere fino a 7 anni per la liquidazione del Trattamento di fine servizio (Tfs) subiscono una perdita economica significativa. Secondo i sindacati, dal 2011 ad oggi, circa 2 milioni di lavoratori hanno subito un danno economico a causa dei ritardi nell’erogazione del Tfs, con una perdita media di 11.735 euro su un trattamento medio di 82.400 euro.

La rabbia dei sindacati contro il differimento Tfs

Nei soli ultimi due anni, i ritardi e l’inflazione hanno sottratto ai lavoratori pubblici una cifra complessiva di 2,157 miliardi di euro, causando un impatto negativo non solo sui singoli dipendenti, ma anche sull’intera economia nazionale. Le principali sigle sindacali – Cgil, Uil, Cgs, Cse, Cosmed, Cida, Codirp – denunciano questa situazione come una vera e propria appropriazione indebita da parte dello Stato e chiedono un intervento urgente per eliminare il differimento della liquidazione.

Un sistema iniquo: differenze tra settore pubblico e privato

Il differimento del Tfs è stato introdotto nel 1997 dal governo Prodi per contenere le spese pubbliche e aggravato nel 2010 dal governo Berlusconi. Inizialmente, il ritardo nei pagamenti era di 12 mesi per il pensionamento di vecchiaia e di 24 mesi per altre casistiche. Tuttavia, nel tempo, i termini si sono progressivamente allungati e, per importi superiori a 50.000 euro, è stata introdotta la rateizzazione.

Attualmente, il pagamento del Tfs per i dipendenti pubblici avviene:

Questa situazione crea una profonda disparità rispetto ai lavoratori del settore privato, che ricevono il Trattamento di fine rapporto (Tfr) entro tre mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro.

La sentenza della Corte costituzionale e le richieste dei sindacati

La Corte costituzionale, con la sentenza 130/2023, ha dichiarato incostituzionale il differimento del Tfs, sostenendo che viola il principio della giusta retribuzione, poiché la liquidazione rappresenta una parte integrante del trattamento economico del lavoratore. Inoltre, la rateizzazione aggrava ulteriormente il danno.

I sindacati sottolineano che la carenza di organico e le inefficienze dell’Inps contribuiscono ad allungare i tempi di pagamento, arrivando a superare i 15 mesi per chi ha aderito a fondi di previdenza complementare. Per questo, circa 50.000 lavoratori hanno firmato una petizione per chiedere una riforma immediata e il superamento di una situazione discriminatoria che penalizza i dipendenti pubblici.

Le proposte per sbloccare i pagamenti del Tfs

Per garantire ai lavoratori pubblici di ricevere il Tfs entro tre mesi, come avviene per il Tfr nel settore privato, sarebbero necessari 3,8 miliardi di euro. Tuttavia, il reperimento delle risorse resta il principale ostacolo. Secondo il presidente della commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto (FdI), nei prossimi mesi potrebbero arrivare alcune risposte, anche se non definitive. L’opposizione, con il deputato Alfonso Colucci (M5s) e il capogruppo Pd in commissione Lavoro Arturo Scotto, sollecita un intervento legislativo urgente per dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale e ridurre i tempi di pagamento a tre mesi. Anche il Civ dell’Inps riconosce la necessità di porre fine a questa discriminazione economica.

L’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni, previsto dalla legge di Bilancio 2025, peggiorerà ulteriormente la situazione, posticipando ancora i tempi di pagamento per 76.300 lavoratori pubblici. Nel decennio 2025-2034, ciò comporterà un risparmio per lo Stato di 339 milioni di euro, ma a scapito dei dipendenti pubblici, che dovranno attendere ancora più a lungo per ottenere quanto loro spetta.

Segui i canali social di Scuolalink.it

© Copyright Scuolalink.it - Riproduzione Riservata

- Advertisment -

I più letti

spot_img
UNID Formazione