Sanremo 2025 ha consacrato Lucio Corsi come una delle voci più interessanti della musica italiana. Il cantautore toscano, 31 anni, ha conquistato il pubblico con la sua personalità eccentrica e la sua delicatezza artistica. Il brano “Volevo essere un duro” si è classificato secondo, dietro a Olly, ma ha lasciato un segno indelebile nella manifestazione e nei cuori degli spettatori.
“Volevo essere un duro”: un inno all’accettazione di sé
Il brano di Corsi racconta la difficoltà di aderire a un modello di mascolinità stereotipato, celebrando invece la vulnerabilità e l’accettazione dei propri limiti. I versi come “volevo essere un duro, però non sono nessuno, non sono nato con la faccia da duro, ho anche paura del buio, se faccio a botte le prendo“ hanno risuonato profondamente, diventando virali sui social. Molti utenti hanno interpretato la canzone come un messaggio contro il bullismo, rendendola un manifesto per tutti coloro che si sentono fuori dagli schemi.
Il legame con il tema del bullismo: la discussione sui social
Dopo il Festival, su piattaforme come TikTok e Threads, è esplosa una discussione su quanto la canzone sia rappresentativa di chi è stato emarginato o deriso. Video con la frase “La canzone che doveva vincere Sanremo se non esistesse il bullismo“ hanno raccolto migliaia di visualizzazioni. Tuttavia, alcune voci critiche hanno sollevato un punto provocatorio: molti di coloro che oggi celebrano Lucio Corsi potrebbero essere gli stessi che, in passato, hanno deriso persone simili a lui.
Una creator ha attaccato chi ricondivide il brano, affermando: “Non vale se sei un ex bullo. Dovete lasciare Lucio Corsi alle persone giuste“. Questo ha alimentato un dibattito più ampio sull’ipocrisia di chi oggi si sente vicino al messaggio della canzone, ma potrebbe non aver mostrato la stessa sensibilità in passato.
“Lucio Corsi a scuola sarebbe stato bullizzato”: il pensiero degli utenti
Su Threads, numerosi post hanno sottolineato come una persona con l’estetica e l’attitudine di Corsi avrebbe probabilmente subito bullismo a scuola. Alcuni commenti emblematici:
- “Oggi tutti Lucio Corsi, ma se fosse stato un vostro compagno di classe lo avreste deriso e considerato ‘quello strano‘”.
- “Penso che quasi tutti abbiate incontrato un Lucio Corsi nella vostra vita e, magari, lo avete fatto soffrire. E ora volete ‘proteggerlo'”.
- “L’incoerenza di chi si sente rappresentato da questa canzone e poi pratica il bullismo online o nella vita“.
La reazione della rete e il rischio di cyberbullismo
Paradossalmente, mentre “Volevo essere un duro” parla di fragilità e accettazione, il web ha trasformato Corsi in un meme, paragonandolo a personaggi di fantasia come topi o elfi. Questo ha sollevato un’altra questione spinosa: la sottile linea tra celebrazione e ridicolizzazione.
Lucio Corsi, con la sua musica e la sua estetica fuori dagli schemi, ha aperto una conversazione importante sul bullismo e sull’accettazione di sé. Il successo di “Volevo essere un duro” dimostra che c’è un pubblico sempre più attento a questi temi, ma anche che il percorso verso una vera inclusività è ancora lungo.
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