domenica, 23 Febbraio 2025
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Mobilità scuola 2025/2026: date, fasi e novità per docenti e ATA

La mobilità scuola 2025/2026 seguirà tre fasi per docenti e ATA, mentre per i docenti di religione cattolica saranno cinque. Tutti i dettagli e le date.

La mobilità scolastica 2025/2026 prenderà il via tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, subito dopo l’informativa sull’ordinanza ministeriale. Il processo, articolato in diverse fasi, coinvolgerà docenti, personale educativo e ATA, con regole specifiche per ogni categoria. L’ordinanza ministeriale definirà ufficialmente le date e fornirà chiarimenti su alcuni aspetti ancora poco chiari del nuovo contratto.

Tre fasi per la mobilità dei docenti

Tutti gli insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado dovranno affrontare una mobilità articolata in tre fasi:

Prima fase: mobilità comunale
Gli spostamenti riguardano docenti che desiderano cambiare scuola all’interno dello stesso comune. Se un insegnante lavora nella scuola X e vuole trasferirsi nella scuola Y, sempre all’interno del medesimo comune, questa richiesta verrà trattata per prima.

Seconda fase: mobilità provinciale
Questa fase riguarda il trasferimento tra scuole situate in comuni diversi ma all’interno della stessa provincia. Ad esempio, un docente può spostarsi dalla scuola X di un comune alla scuola Y di un altro comune della provincia.

Terza fase: mobilità interprovinciale e professionale
Qui si attuano trasferimenti tra province diverse, ma con limitazioni. Il 100% dei posti disponibili si riduce al 50% perché metà delle cattedre verrà riservata alle immissioni in ruolo per il 2025/2026. L’altro 50% sarà suddiviso tra:

  • Mobilità interprovinciale (25%): permette ai docenti di spostarsi tra province, mantenendo la stessa classe di concorso.
  • Mobilità professionale (25%): riguarda passaggi di cattedra e di ruolo, prima a livello provinciale e poi interprovinciale.

Mobilità docenti di religione cattolica: cinque fasi

Le regole cambiano per i docenti di religione cattolica, che seguiranno un percorso articolato in cinque fasi:

Mobilità intersettoriale nella stessa diocesi: trasferimento tra diversi settori formativi, rimanendo all’interno della diocesi di appartenenza.
Mobilità territoriale tra diocesi della stessa regione: possibilità di trasferirsi da una diocesi all’altra, restando nella stessa regione (es. da Reggio Calabria a Paola in provincia di Cosenza).
Mobilità intersettoriale tra diocesi della stessa regione: cambiamento di settore formativo tra diocesi regionali differenti.
Mobilità territoriale tra diocesi di regioni diverse: trasferimento da una diocesi di una regione a un’altra (es. dalla Calabria al Piemonte o dalla Sicilia alla Toscana).
Mobilità intersettoriale tra regioni diverse: passaggio professionale tra settori formativi situati in diocesi di regioni differenti.

Mobilità personale educativo e ATA: tre fasi

Anche per il personale educativo e ATA, la procedura di mobilità seguirà le stesse tre fasi previste per i docenti:
– Mobilità comunale
– Mobilità provinciale
– Mobilità interprovinciale e professionale

Quando sarà ufficiale l’ordinanza ministeriale?

Le domande di trasferimento dovrebbero aprirsi nelle prime due settimane di marzo 2025, ma si attende ancora la pubblicazione ufficiale dell’ordinanza ministeriale, che fornirà le date definitive e i chiarimenti sulle nuove regole previste dal contratto.

La mobilità scolastica resta un processo complesso, ma fondamentale per garantire agli insegnanti la possibilità di ottenere una sede più vicina alle proprie esigenze lavorative e personali.

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