Per il personale ATA, la mobilità 2025/2026 introduce una novità importante: un’unica domanda per preferenze provinciali e interprovinciali. Ecco cosa sapere.
Mobilità ATA 2025/2026: cosa cambia?
Con l’ipotesi di CCNI mobilità 2025/2028, il personale ATA potrà presentare un’unica istanza per richiedere il trasferimento, indicando fino a 15 preferenze. Questa possibilità riguarda sia la provincia di titolarità sia altre province, semplificando il processo di scelta delle sedi scolastiche.
Le preferenze possono includere:
- Singole scuole, attraverso il codice specifico dell’istituto.
- Comuni e distretti scolastici, con l’utilizzo di codici sintetici.
- Province diverse da quella di titolarità, esprimendo codici sintetici di più province.
Questa innovazione offre maggiore flessibilità e possibilità di scelta, facilitando la mobilità del personale amministrativo, tecnico e ausiliario nelle scuole italiane.
Le tre fasi della mobilità ATA
Secondo l’articolo 37 del CCNI, la mobilità ATA si suddivide in tre fasi principali:
1. Mobilità comunale
Questa fase riguarda i trasferimenti all’interno del comune di titolarità. Il personale può richiedere l’assegnazione in un’altra scuola dello stesso comune, mantenendo la provincia di riferimento.
2. Mobilità provinciale
Il personale ATA può chiedere il trasferimento verso un altro comune all’interno della stessa provincia. In questa fase, è possibile indicare preferenze che spaziano tra diversi comuni, ampliando le opportunità di ricollocazione.
3. Mobilità interprovinciale e mobilità professionale
L’ultima fase include:
- Trasferimenti verso province diverse da quella di titolarità.
- Passaggi di profilo, per chi intende cambiare ruolo professionale all’interno del personale ATA.
L’ordine dei movimenti segue il sistema delle precedenze, regolato dagli allegati F e F-1 del CCNI 2025/2028, garantendo tutela per il personale con particolari necessità.
Passaggi di profilo e numero di posti disponibili
Durante la terza fase della mobilità ATA, i posti che si liberano a seguito dei trasferimenti interprovinciali e dei passaggi di profilo vengono ridistribuiti per favorire nuovi spostamenti. Tuttavia, questa redistribuzione avviene solo dopo aver:
- Garantito i posti necessari al personale in esubero.
- Tutela delle disponibilità per i concorsi in atto, evitando riduzioni di organico che possano penalizzare i vincitori delle selezioni.
Questa gestione permette di ottimizzare la distribuzione delle risorse umane senza compromettere l’organizzazione scolastica.
La mobilità ATA 2025/2026 offre maggiore libertà di scelta, grazie alla possibilità di presentare un’unica domanda per tutte le preferenze. Il nuovo sistema semplifica il processo, consentendo al personale amministrativo, tecnico e ausiliario di pianificare con più precisione il proprio futuro lavorativo.
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