Il Consiglio Generale della CISL, riunito a Roma il 12 febbraio 2025, ha eletto Daniela Fumarola come nuova segretaria generale. Già segretaria generale aggiunta, Fumarola prende il posto di Luigi Sbarra, che ha lasciato l’incarico per raggiunti limiti di età previsti dallo statuto. Con questa nomina, per la seconda volta nella sua storia, la CISL viene guidata da una donna.
Chi è Daniela Fumarola
Nata a Taranto nel 1966, Daniela Fumarola si è laureata in Scienze Sociologiche presso l’Università Cattolica di Milano. Il suo percorso sindacale ha avuto inizio nel 1987 all’interno della Fisba, la Federazione Cisl degli operai agricoli, poi confluita nella Fai. Dopo aver ricoperto diversi incarichi di responsabilità, nel 2009 è diventata segretaria generale della CISL di Taranto, per poi assumere nel 2016 la guida della CISL Puglia-Basilicata. Dal 2020 è stata parte della segreteria confederale con delega al settore organizzativo e, nel dicembre 2023, ha assunto il ruolo di segretaria generale aggiunta.
La nuova segreteria della CISL
Oltre a Daniela Fumarola, la segreteria confederale conferma i suoi attuali membri: Andrea Cuccello, Ignazio Ganga, Giorgio Graziani, Mattia Pirulli e Sauro Rossi. Nel suo primo discorso da segretaria generale, Fumarola ha ribadito l’impegno della CISL a rafforzare il proprio ruolo nelle relazioni sociali, promuovendo autonomia, partecipazione e responsabilità. Ha sottolineato l’importanza della presenza del mondo del lavoro ai tavoli decisionali, sia nelle aziende che nelle politiche pubbliche di sviluppo.
Le priorità di Daniela Fumarola
Nel suo intervento, la neo segretaria generale ha dichiarato che il sindacato deve essere protagonista del cambiamento, evitando una protesta sterile e puntando su un confronto costruttivo. Ha inoltre affrontato i temi della politica internazionale, evidenziando la necessità di una Europa più coesa e forte e criticando le scelte protezionistiche dopo la rielezione di Donald Trump. Ha definito “agghiacciante” l’ipotesi di deportazioni nel conflitto israelo-palestinese, chiedendo un impegno della comunità internazionale per una soluzione basata sul principio di due popoli, due Stati.
A livello nazionale, Fumarola ha sollecitato il governo ad avviare un confronto per un nuovo Statuto della persona nel mercato del lavoro. Ha posto l’accento sulla questione salariale, sottolineando l’importanza di ancorare la dinamica retributiva alla contrattazione collettiva e ai modelli partecipativi. Ha espresso preoccupazione per il fenomeno del lavoro povero e dei part-time involontari, che penalizzano in particolare le donne.
Fumarola ha infine ribadito la necessità di investimenti in scuola, pubblico impiego, sanità e politiche sociali, oltre alla richiesta di una riforma delle pensioni che garantisca maggiore flessibilità in uscita e sicurezza retributiva, soprattutto per i giovani in regime contributivo.
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