I viaggi d’istruzione rappresentano un’esperienza formativa fondamentale per gli studenti, ma implicano anche responsabilità importanti per i docenti accompagnatori. La normativa vigente stabilisce precisi criteri di selezione, obblighi e diritti del personale scolastico coinvolto. Vediamo quali sono le principali disposizioni in merito.
Viaggi d’istruzione: criteri per la scelta dei docenti accompagnatori
Secondo la Circolare Ministeriale n. 291 del 14 ottobre 1992, la scelta degli accompagnatori deve ricadere preferibilmente su docenti delle classi coinvolte e, se possibile, su quelli che insegnano materie attinenti agli obiettivi del viaggio.
Per specifiche tipologie di viaggi, sono previsti ulteriori criteri:
- Viaggi con finalità sportive: prioritaria la selezione di docenti di educazione fisica o di insegnanti con esperienza nell’attività sportiva oggetto dell’uscita.
- Viaggi all’estero: almeno un accompagnatore deve possedere un’ottima conoscenza della lingua del Paese di destinazione.
L’incarico di accompagnatore è considerato una prestazione di servizio aggiuntiva, per la quale è prevista l’indennità di missione, secondo le disposizioni vigenti.
Rotazione degli accompagnatori: un criterio da rispettare
La normativa prevede un principio di rotazione tra i docenti accompagnatori, per evitare assenze frequenti dello stesso insegnante:
- Un docente non può partecipare a più di un viaggio d’istruzione per anno scolastico.
- Questa limitazione non si applica alle visite guidate, anche se si consiglia comunque un’alternanza tra gli accompagnatori.
Partecipazione obbligatoria ai viaggi d’istruzione? I diritti dei docenti
Uno dei dubbi più comuni riguarda l’obbligatorietà della partecipazione. I docenti non hanno alcun obbligo giuridico di accompagnare gli studenti nei viaggi d’istruzione, poiché si tratta di un incarico volontario e aggiuntivo.
Per ufficializzare la disponibilità, il docente deve:
- Manifestare per iscritto la volontà di partecipare;
- Compilare e firmare un modulo predisposto dalla scuola, che verrà protocollato negli atti dell’istituto;
- Ottenere l’approvazione del Collegio dei Docenti, con verbalizzazione negli atti scolastici.
Tuttavia, nella prassi, spesso i docenti proponenti del viaggio si rendono disponibili anche come accompagnatori, riducendo così il numero di volontari.
Retribuzione per i docenti accompagnatori: cosa prevede la legge?
Uno dei principali ostacoli alla disponibilità dei docenti è la mancanza di incentivi economici. Attualmente:
- Non è previsto alcun compenso aggiuntivo per il tempo extra dedicato al viaggio;
- Non è garantito il recupero delle ore di lavoro eccedenti.
Questa situazione rende spesso difficile trovare accompagnatori disponibili, incidendo sulla realizzazione dei viaggi d’istruzione.
In sintesi
I viaggi d’istruzione rappresentano un’opportunità di crescita per gli studenti, ma comportano impegni significativi per i docenti. La normativa stabilisce criteri precisi per la selezione degli accompagnatori, confermando il carattere volontario dell’incarico. Tuttavia, la mancanza di incentivi economici e di riconoscimenti aggiuntivi limita la disponibilità degli insegnanti, influenzando l’organizzazione di queste esperienze formative.
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