Negli ultimi anni, il dibattito sulla censura dei libri nelle scuole e biblioteche statunitensi ha assunto un ruolo centrale. Il fenomeno, in forte crescita dal 2021, ha sollevato questioni sulla libertà di espressione e sul diritto degli studenti di accedere a testi che trattano tematiche complesse. Secondo PEN America, organizzazione che difende la libertà di espressione, le scuole pubbliche hanno registrato quasi 16.000 divieti di libri a livello nazionale, un numero che ricorda la repressione dell’era McCarthy degli anni ’50.
Tematiche sotto attacco: razza, LGBTQ+ e sessualità
I divieti riguardano soprattutto testi che affrontano razzismo, diritti delle persone di colore, tematiche LGBTQ+ e contenuti con riferimenti sessuali o alla violenza. Le restrizioni derivano principalmente da pressioni di gruppi conservatori e dalla legislazione di alcuni stati, che hanno semplificato la rimozione dei libri senza procedure formali. Tra il 2023 e il 2024, le scuole hanno vietato oltre 10.000 titoli, con Florida e Iowa tra gli stati più restrittivi. L’Iowa, ad esempio, ha introdotto una legge nel 2023 che esclude dai programmi scolastici e dalle biblioteche qualsiasi testo con riferimenti all’orientamento sessuale e all’identità di genere prima della settima classe.
Azioni legali e proteste contro i divieti
Editor, insegnanti LGBTQ+, studenti e genitori hanno avviato battaglie legali per contrastare le restrizioni. In alcuni casi, come in Florida, le cause hanno portato alla rimozione di alcuni libri dalla lista dei banditi. Tuttavia, in Iowa una corte d’appello ha ribaltato un’ingiunzione temporanea, consentendo alla legge di restare in vigore. La lotta tra libertà di espressione e censura continua, mentre il numero dei libri vietati cresce di anno in anno.
I libri più censurati nel 2023-2024
Il PEN America Index of School Book Bans ha segnalato tra i titoli più censurati Nineteen Minutes di Jodi Picoult, che affronta il tema delle sparatorie scolastiche, e Looking for Alaska di John Green. Anche classici come 1984 di George Orwell e Il buio oltre la siepe di Harper Lee figurano tra i testi banditi, così come Radici di Alex Haley e Gridalo forte di James Baldwin, accusati di trattare la schiavitù e il razzismo in modo troppo esplicito. Persino Piccole Donne di Louisa May Alcott ha subito restrizioni per la rappresentazione di ruoli di genere considerati progressisti. Il fenomeno continua a espandersi, alimentando un acceso confronto sulla libertà di lettura nelle scuole.
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