Sommario
Nella seduta plenaria del 4 febbraio, svoltasi in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso un parere negativo condizionato sullo schema di decreto ministeriale relativo all’Adozione del Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei Dirigenti Scolastici. Il parere sfavorevole si basa sulla necessità di accogliere alcune osservazioni chiave, ritenute fondamentali per garantire l’efficacia del nuovo sistema.
I punti critici evidenziati dal CSPI
Il CSPI ha sottolineato diversi aspetti critici della normativa in discussione, evidenziando la necessità di un approccio equilibrato e condiviso. In particolare:
- Valutazione come crescita professionale: il Consiglio ribadisce che il processo valutativo deve essere uno strumento di sviluppo professionale, mirato alla valorizzazione delle competenze e al miglioramento continuo.
- Esperienze passate e criticità : viene ricordato che negli anni precedenti sono state condotte diverse sperimentazioni per valutare i dirigenti scolastici, ma le difficoltà riscontrate dimostrano la necessità di un sistema sostenibile e condiviso.
- Cambiamenti nella procedura di valutazione: la nuova normativa elimina il riferimento ai nuclei di valutazione regionali, affidando invece a un decreto ministeriale la definizione degli indirizzi strategici e dei soggetti coinvolti nella valutazione.
- Mancata valorizzazione della dimensione pedagogica: il sistema proposto si basa prevalentemente su dati oggettivi rilevati da strumenti informatici, privilegiando l’efficienza amministrativa e organizzativa rispetto all’efficacia delle azioni formative introdotte dai dirigenti.
Sistema nazionale di valutazione dei Dirigenti Scolastici: tante richieste di modifica e integrazione del CSPI
Il CSPI ha inoltre avanzato alcune proposte per migliorare il decreto, tra cui:
- Definire l’attuale impianto come fase iniziale: il sistema di valutazione dovrebbe essere considerato una prima annualità sperimentale, con la possibilità di affinare i criteri valutativi nel triennio successivo.
- Introduzione di nuove forme di analisi: si suggerisce l’adozione di osservazioni dirette e di strumenti che consentano una valutazione più approfondita della qualità dell’azione dirigenziale.
- Semplificazione e discontinuità rispetto al passato: il nuovo sistema introduce elementi di snellimento rispetto ai precedenti modelli valutativi, ma richiede ulteriori perfezionamenti per garantirne equilibrio e trasparenza.
Oltre alle osservazioni di carattere generale, il CSPI ha richiesto modifiche specifiche al testo del decreto e all’allegato contenente i dettagli operativi e procedurali. Resta ora da vedere se il Ministero dell’Istruzione accoglierà le proposte avanzate, al fine di garantire un sistema di valutazione efficace e condiviso.
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