Sommario
Elena Carnevali, sindaca di Bergamo e delegata ANCI all’Istruzione, ha sottolineato durante un’audizione in Senato che il rischio di un disegno di legge inefficace è reale. Secondo la sindaca, il mancato adeguamento del fondo per l’inclusione scolastica compromette l’intera applicazione della normativa. Questa situazione rende difficile garantire il successo della legge senza il giusto finanziamento.
L’importanza di un finanziamento adeguato
Carnevali ha evidenziato che l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità non può essere considerata un obiettivo raggiungibile senza il sostegno economico necessario. In particolare, ha ribadito che le risorse destinate ai Comuni per garantire il servizio devono essere incrementate di almeno 700 milioni di euro. Senza un adeguato finanziamento, infatti, le disposizioni del disegno di legge rischiano di rimanere solo parole sulla carta.
La qualificazione del personale al centro
Secondo la sindaca, uno degli elementi cruciali per il successo del disegno di legge è la formazione del personale che si occupa degli studenti con disabilità. Solo investendo nella qualificazione degli operatori, ha spiegato Carnevali, sarà possibile realizzare una vera inclusione. In questo contesto, i Comuni si trovano ad affrontare una spesa che nel 2025 sarà in aumento e che non trova riscontro nelle risorse disponibili.
Nel 2022, su richiesta dell’ANCI, il governo aveva istituito un fondo di 100 milioni di euro. Questi fondi, servivano per sostenere i Comuni nella gestione dei servizi di assistenza scolastica. Ma questa cifra è risultata ben al di sotto delle necessità. La legge di Bilancio 2025, inoltre, ha ridotto il Fondo Unico per l’inclusione delle persone con disabilità, tagliando oltre 100 milioni di euro.
Il ruolo dell’ANCI verso l’inclusione scolastica
L’ANCI ha presentato degli emendamenti al disegno di legge, chiedendo un incremento significativo del fondo. Secondo la sindaca di Bergamo, deve raggiungere i 700 milioni di euro per consentire ai Comuni di adempiere agli obblighi previsti dalla legge. In assenza di queste risorse aggiuntive. Carnevali ha avvertito, la legge sull’inclusione scolastica rischia di non avere alcun impatto concreto. Questo penalizzerà gli studenti con disabilità e le loro famiglie.
La sfida per il futuro dell’inclusione scolastica
La sfida per il sistema scolastico italiano è quindi doppia. Deve garantire che la legge promuova effettivamente l’inclusione, e anche, assicurare che le risorse siano sufficienti per tradurre le intenzioni legislative in azioni concrete. Il rischio di un fallimento di questa importante riforma è un tema che necessita di una rapida soluzione. Senza una risposta adeguata da parte delle istituzioni, la sostenibilità del sistema di inclusione scolastica potrebbe diventare una sfida insormontabile per i Comuni.
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