La Legge di Bilancio 2025 introduce una modifica significativa per i lavoratori che richiedono la NASpI. Dal 1° gennaio 2025, chi ha cambiato lavoro nell’anno precedente al licenziamento potrà accedere al trattamento di disoccupazione solo se dimostra almeno 13 settimane di contributi tra le dimissioni dal precedente impiego e il licenziamento successivo.
NASpI 2025: nuove regole per chi cambia lavoro
Le novità, specificate nella Circolare INPS 3/2025, si applicano esclusivamente agli eventi di disoccupazione involontaria avvenuti dal 2025 in poi. Il comma 171 della Legge di Bilancio 2025 stabilisce che per accedere alla NASpI sono necessari almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi quattro anni. Tuttavia, per chi si è dimesso volontariamente da un altro lavoro nell’anno precedente, il calcolo delle settimane deve essere effettuato tra le dimissioni e il licenziamento.
Ad esempio, un lavoratore che si dimette volontariamente a febbraio 2025 e viene licenziato ad aprile 2025, senza aver maturato le 13 settimane di contribuzione, non avrà diritto alla NASpI. Se invece il licenziamento avviene a luglio 2025, con i contributi richiesti perfezionati, il trattamento di disoccupazione sarà riconosciuto.
Le eccezioni alla stretta sulla NASpI
Non tutti i lavoratori rientrano nelle restrizioni. La normativa esclude i casi di dimissioni per giusta causa, maternità o paternità obbligatoria e risoluzioni consensuali legate alla procedura di licenziamento regolata dall’articolo 7 della legge 604/1966.
Misure anti-abuso sulla NASpI
Queste nuove regole mirano a ridurre gli abusi legati alla NASpI. L’obiettivo è limitare il fenomeno delle dimissioni seguite da contratti di breve durata finalizzati esclusivamente all’accesso al sussidio. Inoltre, il Collegato Lavoro ha introdotto un’ulteriore norma: la perdita del diritto alla NASpI per chi supera 15 giorni di assenza ingiustificata. Tali situazioni, che prima comportavano il licenziamento, ora vengono considerate dimissioni volontarie e non consentono più l’accesso al trattamento di disoccupazione.
Impatto delle nuove regole sulla disoccupazione
Queste modifiche rappresentano un cambio di paradigma nelle politiche di sostegno alla disoccupazione. I lavoratori dovranno prestare maggiore attenzione alla continuità contributiva in caso di cambio di lavoro, mentre le aziende avranno regole più rigide per identificare comportamenti opportunistici.
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