lunedì, 27 Gennaio 2025
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Rifinanziamento del fondo contro la povertà educativa: appello al governo Meloni

Undici grandi città italiane chiedono al governo Meloni di rifinanziare il Fondo contro la povertà educativa, strumento essenziale per sostenere 500.000 minori.

Undici grandi città italiane, tra cui Napoli, Roma e Milano, si uniscono in un appello deciso al governo Meloni, chiedendo di rifinanziare il Fondo per il contrasto alla povertà educativa. Questo strumento, considerato cruciale per il benessere sociale, ha sostenuto oltre 500.000 minori in situazioni di fragilità attraverso centinaia di progetti educativi.

I sindaci e le istituzioni locali hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per sottolineare l’importanza di preservare questo fondo, descritto come “imprescindibile nel contrasto alle disuguaglianze e nel mantenimento della coesione sociale”.

Marco Rossi Doria: “Un appello per i bambini e adolescenti in povertà”

Marco Rossi Doria, tra i primi a lanciare l’allarme, ha ricordato che in Italia oltre 1,3 milioni di bambini vivono in condizioni di povertà assoluta, mentre altri 2 milioni affrontano la povertà relativa. Ha evidenziato il valore del Fondo, che ha attivato 800 partenariati coinvolgendo più di 9.000 organizzazioni pubbliche e private. Questa rete ha creato un enorme cantiere educativo, garantendo progetti con risultati concreti e misurabili, frutto della collaborazione tra amministrazioni pubbliche, fondazioni bancarie e terzo settore.

Terre des Hommes e il ruolo del fondo nella tutela dei minori

La Fondazione Terre des Hommes ha espresso forte preoccupazione per la decisione del governo di non rifinanziare il Fondo. Secondo l’organizzazione, questo strumento è stato determinante per contrastare fenomeni come il maltrattamento infantile, l’abbandono scolastico e la fragilità familiare. Ha sottolineato che il mancato rinnovo metterebbe a rischio anni di progressi nella lotta alla povertà educativa, danneggiando irreparabilmente migliaia di famiglie e comunità.

Le associazioni: “La povertà educativa è un problema strutturale”

Arci, Arci Ragazzi, Uisp e i Salesiani per il Sociale si sono uniti all’appello, affermando che rifinanziare il Fondo è indispensabile. La povertà educativa, infatti, non rappresenta più un’emergenza temporanea, ma un problema grave e radicato nella società italiana. Secondo queste associazioni, il mancato supporto economico al Fondo metterebbe in pericolo il futuro delle giovani generazioni, compromettendo la crescita culturale e sociale del Paese.

Questa mobilitazione delle città e delle organizzazioni dimostra quanto sia urgente mantenere vivo uno strumento che ha generato risultati tangibili, con un impatto positivo sul futuro delle nuove generazioni.

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