sabato, 11 Gennaio 2025
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Specializzazione sostegno 2025: tra TFA, corsi INDIRE e polemiche

Specializzazione sostegno 2025: TFA e corsi INDIRE in arrivo, ma crescono le polemiche. Nuovi percorsi formativi tra opportunità e contestazioni

Il 2025 si preannuncia un anno cruciale per la specializzazione sostegno, con l’avvio previsto di due percorsi formativi paralleli destinati a incrementare il numero di docenti specializzati. Questa doppia offerta formativa, tuttavia, genera un acceso dibattito nel mondo della scuola. Oltre al tradizionale Tirocinio Formativo Attivo (TFA sostegno), giunto alla sua decima edizione, il settore attende l’attivazione dei corsi INDIRE, introdotti dal decreto scuola e sport approvato la scorsa estate.

I corsi INDIRE per la specializzazione Sostegno: una nuova via

L’articolo 6 della Legge 106/2024, che converte il DL 71/2024, istituisce percorsi di specializzazione sostegno organizzati da INDIRE. Questi corsi impongono il completamento di almeno 30 CFU entro il 31 dicembre 2025. La nuova legge indirizza questi percorsi agli insegnanti con almeno tre anni di servizio su posti di sostegno, anche non continuativi, nei cinque anni precedenti, presso scuole statali o paritarie dello stesso grado di istruzione.

Il provvedimento include anche percorsi straordinari per docenti con titoli di sostegno conseguiti all’estero, sempre gestiti da INDIRE. Possono iscriversi i docenti che, alla data di entrata in vigore del DL 71/2024, hanno completato un percorso di sostegno presso un’università estera accreditata o un altro organismo autorizzato nel Paese di origine e sono in attesa del riconoscimento in Italia. L’iscrizione a questi corsi richiede la rinuncia a eventuali contenziosi in atto.

Partenza contemporanea per TFA sostegno X ciclo e corsi INDIRE?

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, prevede l’avvio dei corsi INDIRE in primavera, con l’obiettivo di formare 50.000 insegnanti. Contemporaneamente, anche il decimo ciclo del TFA sostegno dovrebbe iniziare in primavera. L’intenzione del Ministro è avviare entrambi i percorsi simultaneamente, per rendere disponibili migliaia di docenti specializzati in sostegno per il prossimo anno scolastico.

Proteste e opinioni contraddittorie sul nuovo percorso di specializzazione sostegno

Nonostante l’aumento previsto di docenti specializzati in sostegno, l’introduzione dei corsi INDIRE suscita forti reazioni nel mondo della scuola. Molti docenti già in possesso del titolo attraverso il TFA sostegno e ancora in attesa di stabilizzazione contestano l’istituzione di questi corsi semplificati. Il Comitato Docenti di Sostegno (Cds) ha organizzato una manifestazione a Roma il 3 gennaio, con la partecipazione di migliaia di insegnanti da tutta Italia, per esprimere la propria opposizione ai nuovi percorsi INDIRE.

Alessio Golia, coordinatore nazionale del Cds, denuncia la mancanza di una pianificazione territoriale adeguata nell’avvio dei corsi, che rischia di aggravare la precaria situazione occupazionale al Centro-Sud. Al contrario, il Comitato Scuola DPSE – Docenti Precari Specializzati in Europa si dichiara favorevole ai corsi INDIRE, ritenendoli una soluzione concreta per sanare anni di disfunzioni e riequilibrare la carenza di insegnanti specializzati, soprattutto al Nord Italia.

Sindacati e Gilda critiche sui nuovi percorsi

Anche i sindacati Flc Cgil, Uil Scuola Rua e Gilda degli Insegnanti esprimono critiche nei confronti dei nuovi percorsi, sottolineando l’importanza di una formazione qualificata e di una pianificazione territoriale che tenga conto delle reali necessità. Il Governo e la maggioranza, invece, sostengono con forza i corsi INDIRE, considerandoli un’accelerazione per la copertura delle cattedre vacanti.

L’opposizione, rappresentata da PD e Movimento Cinque Stelle, manifesta preoccupazioni riguardo alla qualità della formazione e al rischio di creare disparità di trattamento tra i docenti.

Materiali didattici sull’argomento TFA Sostegno

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