venerdì, 10 Gennaio 2025
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Lavoro agile, CCNL Area Istruzione e Ricerca: a confronto MiM e Sindacati sulla scelta dei criteri per i Dirigenti Scolastici

Si è svolto ieri il primo incontro sui criteri di attuazione del lavoro agile per i Dirigenti Scolastici, come previsto da CCNL Area Istruzione e Ricerca

Il 9 gennaio 2025 si è tenuto il primo incontro nazionale sui criteri di attuazione del lavoro agile per i Dirigenti Scolastici, come previsto dagli articoli 11 e 12 del CCNL Area Istruzione e Ricerca, firmato il 7 agosto 2024. Il Ministero dell’Istruzione ha presentato un documento contenente le linee guida per regolamentare questa modalità lavorativa, trasmettendolo preventivamente alle organizzazioni sindacali.

Temi centrali del confronto sul lavoro agile per i Dirigenti Scolastici

La discussione si è concentrata sull’individuazione delle attività dirigenziali compatibili con il lavoro agile e quelle che richiedono la presenza fisica, oltre a dettagli organizzativi come le fasce di contattabilità, la durata degli accordi, le modalità operative e quelle di recesso.

In particolare, le organizzazioni sindacali hanno sollecitato maggiore flessibilità nella programmazione del lavoro agile. È stata richiesta un’estensione delle giornate settimanali da una a due oppure un massimo di 10 giornate mensili anziché 4, come inizialmente proposto. È stata inoltre sottolineata l’importanza di includere i dirigenti in anno di prova, attualmente esclusi dalla proposta ministeriale.

Lavoro agile: fasce di contattabilità e tempi di disconnessione

Un altro punto chiave riguarda le fasce orarie di contattabilità. Considerando l’autonomia organizzativa riconosciuta ai dirigenti scolastici, si è evidenziata la necessità di stabilire accordi individuali che garantiscano un equilibrio tra esigenze istituzionali e tempi di disconnessione. Questo aspetto è considerato cruciale per tutelare il diritto al riposo e promuovere una gestione sostenibile delle responsabilità lavorative.

Uniformità nell’applicazione delle norme

Le organizzazioni sindacali hanno insistito sull’importanza di evitare disparità di applicazione regionale dei criteri per il lavoro agile. La richiesta è quella di definire standard chiari e condivisi a livello nazionale, includendo aspetti come durata degli accordi, modalità di recesso, numero di giorni fruibili e attività da svolgere obbligatoriamente in presenza.

Il prossimo incontro

Il Ministero dell’Istruzione ha preso atto delle osservazioni ricevute e ha aggiornato il confronto alla prossima settimana. La data sarà comunicata alle organizzazioni sindacali, aprendo così la strada a un possibile affinamento delle proposte in linea con le esigenze dei dirigenti scolastici.

Questo confronto rappresenta un passo importante verso una regolamentazione efficace del lavoro agile, rispondendo alle necessità di una categoria professionale chiave nel sistema scolastico.

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