lunedì, 16 Dicembre 2024
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Legge di Bilancio, tagli agli organici: la scure sui posti di sostegno, il diritto allo studio e la continuità didattica

La Legge di Bilancio 2024 porta con sé importanti modifiche per il settore dell’istruzione, ma le ultime revisioni sembrano segnare un ulteriore arretramento.

La Legge di Bilancio 2024 porta con sé importanti modifiche per il settore dell’istruzione, ma le ultime revisioni sembrano segnare un ulteriore arretramento. Gli emendamenti proposti all’ultimo momento eliminano alcune disposizioni importanti, come quelle per gli orientatori, i tutor e l’organico aggiuntivo, mentre il numero di assunzioni previste per i docenti di sostegno scende drasticamente da 5.000 a 1.610, un taglio che solleva molte preoccupazioni per il diritto allo studio e la continuità didattica.

Modifiche alla Legge di Bilancio con la riduzione delle assunzioni

Secondo quanto emerge, l’ultima versione della Legge di Bilancio in discussione alla Camera avrebbe eliminato le disposizioni relative agli orientatori e ai tutor scolastici, strumenti fondamentali per supportare studenti e famiglie. Inoltre, il personale aggiuntivo previsto dal PNRR per supportare i progetti scolastici viene cancellato, lasciando le scuole senza risorse essenziali per portare avanti la loro progettualità.

Il taglio più drastico riguarda i posti destinati alle assunzioni sul sostegno, che scendono da 5.000, già considerati insufficienti, a soli 1.610 posti autorizzati per l’anno scolastico 2025-2026. Questo dato si contrappone agli oltre 120.000 posti in deroga che continueranno a essere occupati da precari, spesso senza specializzazione, generando ulteriore instabilità nella continuità didattica per gli studenti con disabilità.

Ultime modifiche in Legge di Bilancio 2024: le reazioni di Anief e le conseguenze per la scuola

Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha espresso forti critiche sulle modifiche apportate, definendole un passo indietro pericoloso. Pacifico sottolinea che la riduzione del personale e l’eliminazione dell’organico aggiuntivo previsto dal PNRR rischiano di compromettere il funzionamento delle scuole e il diritto allo studio, già sotto la lente dell’Unione Europea per la mancata continuità didattica.

“Con oltre 120.000 posti in deroga, mille assunzioni non sono una risposta adeguata – ha dichiarato Pacifico –. Questo numero non risolve le violazioni denunciate da Anief alla Commissione Europea sulla continuità didattica per gli alunni con disabilità e sul rispetto del diritto all’istruzione sancito dalla Carta Sociale Europea. È fondamentale intervenire subito per evitare nuove sanzioni internazionali.”

Pacifico propone una soluzione temporanea per non bloccare le attività scolastiche, suggerendo di utilizzare i 100 milioni di euro già stanziati nella Legge di Bilancio per incrementare l’organico aggiuntivo di personale ATA e ausiliario, mediante un semplice decreto ministeriale. Questo permetterebbe di sostenere le scuole senza ulteriori rinvii.

Le previsioni per il futuro: il peso dei tagli

Le modifiche al testo della Legge di Bilancio non solo tagliano le risorse immediate, ma delineano un futuro ancora più complesso. Il comma 1-bis dell’articolo 84 prevede che i 1.610 posti aggiuntivi per il sostegno siano finanziati a partire dall’anno scolastico 2025-2026, con oneri distribuiti su più anni: 21,6 milioni di euro nel 2025, 74 milioni nel 2026, e cifre analoghe fino al 2033. Tuttavia, questi fondi derivano da una riduzione del Fondo per la valorizzazione del sistema scolastico, sottraendo risorse a settori altrettanto cruciali. Il rischio è che il numero ridotto di assunzioni e l’assenza di interventi strutturali prolunghino il precariato nel settore scolastico. La mancanza di docenti specializzati e di personale aggiuntivo potrebbe aggravare le difficoltà operative delle scuole, incidendo negativamente sulla qualità dell’istruzione e sul supporto agli studenti più fragili.

Un appello per salvaguardare il diritto all’istruzione

Il taglio dei posti e delle risorse per l’istruzione è una scelta che solleva preoccupazioni per il futuro della scuola italiana. L’Anief e altri sindacati chiedono un ripensamento immediato delle modifiche introdotte, affinché il Parlamento possa garantire il supporto necessario a studenti, famiglie e personale scolastico. La discussione in Aula rappresenta un’occasione cruciale per rivedere queste decisioni e assicurare che il sistema scolastico italiano possa rispondere adeguatamente alle sfide poste dal PNRR e dalle crescenti esigenze di inclusività e continuità didattica.

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