Per i docenti e il personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario), il Natale 2024 si preannuncia meno generoso rispetto all’anno precedente. Le tredicesime saranno infatti più leggere, una conseguenza diretta degli anticipi degli aumenti salariali previsti per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2019-2021, il cui rinnovo rimane bloccato da 3 anni.
Quell’indennità del 2023 oggi sarebbe servita come la ‘manna’: un aiuto straordinario non ripetuto nel 2024
Nel dicembre 2023, il governo Meloni aveva introdotto un’indennità di vacanza contrattuale di 1.000 euro per i docenti a tempo indeterminato, destinata a compensare temporaneamente il mancato rinnovo del contratto. Questa cifra, però, non era un bonus aggiuntivo, ma un’anticipazione sugli aumenti salariali futuri. L’obiettivo dichiarato era mitigare gli effetti dell’inflazione, che aveva significativamente ridotto il potere d’acquisto del personale scolastico.
Per i lavoratori, l’anno scorso quell’indennità rappresentò una boccata d’ossigeno, soprattutto durante le festività natalizie. Quest’anno, però, non ci sarà alcuna somma aggiuntiva, rendendo evidente la mancanza di progressi nel rinnovo contrattuale e aggravando il senso di insoddisfazione tra i dipendenti del comparto scuola.
Il rinnovo contrattuale bloccato da tre anni
Il problema si inserisce in un contesto più ampio: il CCNL per il personale scolastico è scaduto ormai da tre anni, e le trattative per il rinnovo non sono ancora iniziate. I sindacati denunciano una situazione di stallo che sta penalizzando ulteriormente il personale della scuola. Non solo i 1.000 euro dell’anno scorso non verranno ripetuti, ma mancano ancora le risorse previste per il rinnovo salariale, lasciando i lavoratori senza aumenti strutturali e adeguamenti economici. “Le negoziazioni non sono partite, e i lavoratori sono costretti a fare i conti con una perdita continua di potere d’acquisto,” spiegano dalla FLC CGIL, sottolineando l’urgenza di avviare il confronto per garantire condizioni economiche più dignitose.
Un Natale senza sostegno economico straordinario
Il Natale 2024 si prospetta particolarmente difficile per il personale scolastico. A differenza del 2023, quando l’indennità straordinaria aveva fornito un minimo sollievo, quest’anno non è previsto alcun sostegno economico aggiuntivo. La situazione è resa ancora più critica dall’impatto persistente dell’inflazione, che continua a erodere il valore reale degli stipendi.
La mancanza di progressi sul rinnovo contrattuale e l’assenza di ulteriori misure di supporto evidenziano la necessità di un intervento strutturale per valorizzare il lavoro di docenti e personale ATA. Nel frattempo, per molti, il Natale sarà l’occasione per riflettere su un sistema che fatica a riconoscere l’importanza dell’istruzione e del personale che la sostiene.
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