La FLC CGIL, rappresentata dalla Segretaria Generale Gianna Fracassi, ha inviato una lettera urgente al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. L’obiettivo è affrontare una problematica sempre più pressante: l’insufficienza di organico del personale ATA nelle scuole italiane. Questo tema, che si trascina da anni, rappresenta oggi una vera emergenza per il sistema scolastico.
Tagli al personale ATA: un’eredità insostenibile
Il problema dell’organico ATA affonda le sue radici nei drastici tagli avvenuti tra il 2008 e il 2011, durante il periodo delle cosiddette “riforme Gelmini”. In quel triennio, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario ha subito una riduzione di circa 45.000 unità, senza mai un successivo recupero. Questo deficit ha avuto effetti devastanti sulla gestione scolastica, con ripercussioni su:
- Sorveglianza e sicurezza degli edifici.
- Supporto alla didattica.
- Assistenza igienico-personale agli alunni con disabilità e ai bambini delle scuole dell’infanzia e primaria.
Negli anni, le scuole italiane si sono trovate sempre più in difficoltà, soprattutto di fronte all’aumento degli alunni con disabilità. Mentre il numero di docenti di sostegno è cresciuto, lo stesso non si può dire per il personale ATA, che rimane fermo ai numeri di un quindicennio fa.
Aumentano le richieste, ma l’organico resta invariato
Un aspetto particolarmente critico riguarda il numero crescente di alunni con bisogni educativi speciali e disabilità, che richiedono un’assistenza continua e qualificata. Nonostante la crescita della domanda, l’organico ATA non è stato adeguato, lasciando scoperti numerosi bisogni fondamentali. Le conseguenze di questa carenza si traducono in un sovraccarico per il personale attuale, con ricadute sia sul benessere dei lavoratori sia sulla qualità del servizio offerto.
Anche il processo di dimensionamento della rete scolastica ha aggravato la situazione. Molte scuole si trovano a operare con organici insufficienti, spesso appena in grado di garantire l’apertura e la chiusura degli edifici. A ciò si aggiunge l’impatto del PNRR, che ha portato un carico amministrativo significativo senza un parallelo aumento delle risorse umane specifiche.
La richiesta della FLC CGIL: un confronto sistematico con il Ministero dell’Istruzione per l’organico del Personale ATA
La FLC CGIL chiede un confronto urgente tra istituzioni, scuole, enti locali e conferenze regionali per sviluppare una strategia condivisa. Tra le proposte avanzate:
- Stabilizzazione del personale precario, superando il limite del turn over.
- Adeguamento degli organici alle nuove esigenze, trasformando l’organico di fatto in organico di diritto.
- Inserimento di misure specifiche nella Legge di Bilancio 2025 per affrontare le criticità.
La lettera della FLC CGIL sottolinea inoltre il ruolo degli enti locali, sempre più in difficoltà nel supportare le scuole con risorse aggiuntive. La situazione richiede un intervento coordinato per evitare che il sistema scolastico continui a subire conseguenze insostenibili.
Verso nuove mobilitazioni
La questione dell’organico ATA è stata uno dei temi centrali dello sciopero generale del 31 ottobre e sarà nuovamente al centro dello sciopero previsto per il 29 novembre, proclamato dalla CGIL e UIL. Per la FLC CGIL, questa battaglia è fondamentale per garantire una scuola pubblica efficiente, inclusiva e sostenibile.
Con un appello diretto al Ministro Valditara, la FLC CGIL ribadisce che la situazione attuale non è più tollerabile e richiede interventi concreti e tempestivi per il bene della scuola e delle future generazioni.
Il comunicato FLC CGIL
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