Bonus aree di montagna per il personale scolastico: ecco l’emendamento Anief alla LdB 2025

Legge di Bilancio 2025: Anief ha presentato un emendamento per l’introduzione di un bonus aree di montagna per il personale docente e ATA. Di cosa si tratta?

Insegnante
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Nell’ambito della Legge di Bilancio 2025, il sindacato Anief ha presentato un emendamento che prevede l’introduzione di un bonus aree di montagna per il personale docente e ATA impiegato giusto appunto nelle scuole situate in aree montane o interne. L’iniziativa mira a valorizzare il lavoro svolto in località difficili da raggiungere e con condizioni operative spesso complesse.

Bonus aree di montagna: l’emendamento Anief alla Legge di Bilancio 2025

L’emendamento suggerito dall’Anief stabilisce l’introduzione di una indennità accessoria e variabile per il personale scolastico che presta servizio in aree montane o interne, secondo i seguenti criteri:

  • Durata minima del servizio: almeno cinque anni consecutivi presso scuole ubicate nei comuni interessati.
  • Ambito contrattuale: l’indennità sarà definita nell’ambito dei contratti collettivi nazionali di lavoro.
  • Limite di spesa: l’intervento è finanziato con 20 milioni di euro annui a partire dal 2025.

Questo riconoscimento economico si configura come un incentivo per i lavoratori che operano in contesti isolati, contribuendo a contrastare la difficoltà di reclutamento in queste aree.

Le motivazioni alla base della proposta emendativa

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è necessario valorizzare il lavoro in località difficili, dove il personale scolastico affronta disagi significativi, tra cui:

  • Difficoltà di accesso a scuole situate in zone montane o interne.
  • Isolamento logistico, che complica le relazioni con le comunità circostanti.
  • Minori opportunità di sviluppo professionale rispetto ai colleghi che operano in contesti urbani o pianeggianti.

Il bonus rappresenterebbe un segnale concreto di attenzione da parte delle istituzioni verso le specificità territoriali, promuovendo un’equità salariale basata non solo sul ruolo, ma anche sulle condizioni di lavoro.

Il percorso dell’emendamento sul bonus aree di montagna

La proposta, presentata alla Commissione Bilancio alla Camera congiuntamente da Anief e Cisal, ha superato il vaglio di ammissibilità ed è ora in attesa di votazione. Questo passaggio rappresenta una tappa cruciale per l’approvazione definitiva e l’inserimento nella Legge di Bilancio 2025.

Se approvato, l’emendamento potrebbe avere un impatto positivo su:

  • Stabilità del personale in aree montane e interne, riducendo il turnover elevato.
  • Attrattività delle scuole in territori marginalizzati, favorendo l’arrivo di docenti e ATA motivati.

Un passo avanti per il personale scolastico nelle aree svantaggiate

Il bonus proposto da Anief si inserisce in un contesto più ampio di interventi volti a migliorare le condizioni di lavoro del personale scolastico. Con una dotazione di 20 milioni di euro annui, l’iniziativa punta a ridurre le disparità territoriali, riconoscendo concretamente l’impegno di chi lavora in zone meno accessibili.

L’eventuale approvazione dell’emendamento segnerebbe un punto di svolta per la valorizzazione del personale scolastico nelle aree montane, confermando l’importanza di politiche mirate per promuovere un sistema educativo equo e sostenibile in ogni parte del Paese.

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