Dal 2025, le famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro potranno usufruire di un voucher annuale di massimo 1.500 euro per studente, spendibile solo nelle scuole paritarie, grazie a un emendamento firmato dal deputato FdI Lorenzo Malagola. Il finanziamento complessivo previsto raggiunge i 65 milioni di euro annui e richiederà un decreto attuativo del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il ministro Giuseppe Valditara ha espresso il pieno sostegno del governo, sottolineando l’importanza di garantire il diritto di scelta scolastica anche alle famiglie a basso reddito.
Reazioni contrarie dai sindacati: fondi da dedicare alla scuola statale
I sindacati hanno espresso preoccupazione per l’emendamento, criticando la destinazione dei fondi alle scuole paritarie. Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola, ha dichiarato che i finanziamenti dovrebbero sostenere la scuola pubblica e aumentare le retribuzioni del personale scolastico, mentre l’emendamento incentiva le scuole private e, al contempo, prevede tagli per oltre 5.000 docenti e 2.000 ATA.
Anche Marcello Pacifico di Anief ha chiesto che i 65 milioni di euro vengano impiegati per supportare il personale delle scuole pubbliche, impegnato nei progetti del PNRR e Agenda Sud.
Critiche dagli studenti: incentivi alla privata e tagli al settore pubblico
Anche la Rete degli Studenti Medi critica fortemente il voucher, definendolo una minaccia per l’istruzione pubblica. Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete, accusa il governo di spingere verso una privatizzazione dell’istruzione, riducendo il supporto alla scuola pubblica e al welfare statale.
L’annuncio del voucher coincide con l’avvio dello sciopero studentesco del 15 novembre, indetto per protestare contro le politiche del governo in ambito scolastico e per chiedere investimenti che sostengano il futuro delle giovani generazioni.
Scandalo diplomi facili nelle scuole paritarie del napoletano
Contestualmente, emergono notizie di scandali legati al rilascio di “diplomi facili” in alcune scuole paritarie nel napoletano. Tre persone risultano indagate per falsificazione di documenti e truffa ai danni dello Stato.
Gli inquirenti hanno riscontrato discrepanze tra le posizioni comunicate all’Ufficio scolastico regionale e quelle segnalate all’INPS, ipotizzando falsi rapporti di lavoro per accumulare punteggi nei concorsi.
Durante le perquisizioni, le autorità hanno sequestrato circa 40.000 euro in contanti e documentazione sospetta presso un istituto scolastico di Torre Annunziata.
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