L’INPS fornisce supporto economico ai lavoratori che devono assentarsi per motivi legati alla nascita o all’adozione di un figlio, senza percepire retribuzione. Il congedo parentale permette ai genitori di prendersi cura del neonato o del minore adottato fino ai dodici anni di età, con il riconoscimento di un’indennità economica calcolata in percentuale sulla retribuzione. Per richiedere il congedo parentale e ottenere l’indennità, i dipendenti possono presentare domanda online tramite la piattaforma INPS.
Come richiedere il congedo parentale INPS
I dipendenti presentano la domanda di congedo parentale accedendo al portale dell’INPS con credenziali SPID, CIE o CNS. Una volta entrati, devono selezionare “Acquisizione domanda” e scegliere il tipo di prestazione, optando tra congedo parentale standard o su base oraria.
In alternativa, è possibile fare domanda tramite il contact center INPS (numero 803.164 da rete fissa o 06.164.164 da rete mobile) o affidarsi ai patronati. Dopo la presentazione, il sistema fornisce una ricevuta in PDF con il riepilogo dell’istanza, che include dettagli come il numero di protocollo, i dati del richiedente e dell’evento, e le dichiarazioni rilevanti.
Indennità maggiorata: come funziona e chi ne ha diritto
Il Decreto Legislativo 151 del 2001 stabilisce che i genitori con figli fino a dodici anni hanno diritto all’indennità economica INPS pari al 30% della retribuzione per un massimo di sei mesi (per la madre) o sette mesi (per il padre).
Grazie alla Manovra 2024, l’indennità maggiorata arriva fino all’80% per un mese di congedo, fruibile entro i sei anni del figlio e disponibile per ciascun genitore in modo alternativo. Il calcolo si basa sempre su specifici requisiti reddituali, e i lavoratori devono selezionare questa opzione direttamente al momento della domanda sul sito INPS.
Verifica della richiesta di indennità maggiorata
A partire dal 2024, il sistema di richiesta dell’indennità maggiorata è stato aggiornato: non è più necessaria un’autocertificazione cartacea al datore di lavoro. Tuttavia, i datori devono verificare con attenzione la richiesta di aliquota maggiorata al 60-80% nella domanda telematica presentata all’INPS.
Una mancata verifica può causare disguidi in busta paga e costringere il datore a rielaborare il cedolino e rettificare i flussi UniEmens, ricalcolando le imposte e adeguando i costi del personale.
Questa guida ti supporta nel comprendere il funzionamento del congedo parentale e dell’indennità maggiorata INPS, un diritto fondamentale per sostenere i genitori lavoratori.
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