Le pensioni pubbliche risultano sempre più basse e il futuro non promette miglioramenti. Con il passaggio completo al sistema contributivo, molti lavoratori si troveranno con assegni ridotti e difficoltà economiche una volta in pensione. A causa degli stipendi medi bassi, il tasso di sostituzione tra ultimo stipendio e pensione percepita continuerà a diminuire, rendendo essenziale pianificare fin da ora un’integrazione alla pensione.
Pensioni complementari: una soluzione per aumentare la rendita futura
L’adesione a un fondo di pensione complementare rappresenta una delle soluzioni più efficaci per costruirsi una rendita aggiuntiva con i propri risparmi. Tuttavia, l’Italia registra un livello di adesione basso rispetto agli altri Paesi europei. Molti lavoratori rinunciano a questo strumento, sia per difficoltà economiche sia per mancanza di consapevolezza. Moneyfarm ha recentemente lanciato un allarme riguardo alla bassa adesione ai fondi pensione integrativa, evidenziando i rischi futuri per chi non investe in una rendita aggiuntiva.
Quanto bisogna versare per avere una pensione integrativa adeguata?
In media, chi ha aderito alla pensione complementare versa 2.004 euro l’anno, ma questa somma varia a seconda dell’età e del genere. Moneyfarm ha stimato che un contributo costante fino all’età di 67 anni può generare una rendita netta di 295 euro al mese. Ecco i valori medi per genere ed età:
UOMINI | Età | Maturato medio | Versamento annuale medio | Stima resa integrativa a 67 anni |
---|---|---|---|---|
30-39 anni | 9.000 | 1.775 | 350 | |
40-49 anni | 20.500 | 2.250 | 329 | |
50-59 anni | 35.500 | 2.700 | 292 |
DONNE | Età | Maturato medio | Versamento annuale medio | Stima resa integrativa a 67 anni |
---|---|---|---|---|
30-39 anni | 8.750 | 1.450 | 296 | |
40-49 anni | 19.500 | 1.700 | 272 | |
50-59 anni | 28.000 | 2.150 | 231 |
Perché aderire a un fondo pensione complementare conviene
Aderire a un fondo pensione offre vantaggi fiscali e garantisce una maggiore sicurezza economica per il futuro. Non servono necessariamente cifre elevate per costruirsi una rendita soddisfacente, e si può iniziare anche a costo zero destinando al fondo il proprio TFR, anziché lasciarlo in azienda. La pensione complementare permette di ridurre il divario con l’ultimo stipendio percepito, mantenendo un tenore di vita più stabile e sicuro nel periodo di pensionamento.
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