Scuole in crisi: mancano Docenti di Sostegno e supplenti nelle primarie nonostante gli interpelli

Ancora carenza di docenti nelle scuole: posti vacanti e difficoltà a trovare supplenti, soprattutto nel sostegno e nelle primarie, nonostante gli interpelli

Scuola primaria
Scuola primaria

Nonostante l’inizio dell’anno scolastico e le previsioni del Ministero, molte scuole in Italia continuano a trovarsi in difficoltà nel reperire docenti per i posti vacanti, specialmente nella scuola primaria e nei ruoli di sostegno. Questa problematica si concentra nelle regioni dove le Graduatorie ad Esaurimento (GAE) e le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) risultano esaurite.

A due mesi dall’inizio delle lezioni, molte istituzioni scolastiche affrontano un vuoto di organico, nonostante gli strumenti di selezione e convocazione messi a disposizione. I docenti inseriti nelle GPS hanno la possibilità di rispondere agli interpelli, partecipando anche tramite la presentazione della MAD (Messa a Disposizione) in altre province.

Tuttavia, queste misure non sono state sufficienti a garantire la copertura necessaria, specialmente nelle aree del Centro e Nord Italia, dove la carenza di personale si fa sentire in modo significativo.

Continua la ricerca di supplenti: nomine e interpelli prolungati

La copertura delle cattedre vacanti prosegue e, viste le attuali esigenze, è probabile che le nomine dei supplenti e gli interpelli da parte degli Uffici Scolastici Territoriali (UST) continuino fino a dicembre. La necessità di individuare nuovi docenti si scontra con le difficoltà organizzative e le sfide della burocrazia.

Nella scuola primaria, le nomine dei supplenti per periodi inferiori a 10 giorni richiedono dettagli specifici, come la data di inizio, la durata, l’orario settimanale e la sede di servizio. Questo processo ha portato il Ministro dell’Istruzione a emanare una circolare, consentendo ai dirigenti scolastici di avviare le procedure di interpello in modo preventivo, per accelerare la copertura delle cattedre.

Inoltre, le prove orali di alcune classi del concorso PNRR sono ancora in corso, rallentando ulteriormente l’accesso dei nuovi docenti ai ruoli. Anche la recente nomina dei 587 vincitori del concorso straordinario per dirigenti scolastici sta causando un’ulteriore carenza di personale, poiché questi dirigenti lasciano i loro posti di insegnamento per assumere le nuove posizioni.

Interpello e MAD: problemi e limitazioni

L’interpello, introdotto in sostituzione della Messa a Disposizione, rappresenta uno strumento utile, ma si sta dimostrando inefficace a causa dei tempi stretti previsti per le risposte. I docenti convocati devono rispondere rapidamente, una situazione che complica la gestione per le scuole e rende difficile coprire le supplenze in modo tempestivo.

Per facilitare il processo, i dirigenti scolastici possono utilizzare una procedura informatica per consultare le proprie graduatorie, verificando la disponibilità dei candidati. Questa opzione permette di convocare solo coloro che sono effettivamente nelle condizioni di accettare l’incarico.

Gli aspiranti docenti in graduatoria, infatti, possono essere sia completamente inoccupati, sia parzialmente occupati e in cerca di completamento di orario. Nonostante questa possibilità, il sistema dell’interpello presenta ancora limiti, non sempre assicurando che le cattedre vacanti vengano coperte in modo efficace.

Le sfide delle scuole per garantire continuità didattica

La mancanza di docenti, specialmente nei ruoli di sostegno e nelle scuole primarie, mette a rischio la qualità della didattica e la continuità per gli studenti. Le scuole si trovano a dover fronteggiare una carenza strutturale, accentuata dalla necessità di ricorrere a procedure di emergenza per garantire la presenza di insegnanti.

In questo contesto, l’autorizzazione concessa ai dirigenti scolastici di avviare interpelli preventivi rappresenta un tentativo di velocizzare le nomine, ma non sempre risolve la questione alla radice. Per coprire i posti vacanti, servirebbero soluzioni più strutturate, come l’aumento dei concorsi ordinari e straordinari e un rafforzamento delle graduatorie provinciali e d’istituto.

Il Ministero dell’Istruzione, consapevole delle difficoltà, ha introdotto alcune misure di supporto per aiutare i dirigenti scolastici, ma le sfide restano ancora molte, con il rischio di influire negativamente sul percorso scolastico degli alunni, che hanno diritto a un’educazione continua e qualificata.

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