Domanda ADI in evidenza alla sede: significato e possibili azioni

Cosa significa "ADI in evidenza alla sede" e come risolvere il problema. Guida pratica per evitare decadenza e ottenere chiarimenti sulla domanda.

assegno di inclusione
assegno di inclusione

Molti percettori di Assegno di Inclusione (ADI) stanno riscontrando un nuovo avviso nella loro pratica, indicato come “in evidenza alla sede”. Questo avviso non rappresenta una novità assoluta nel contesto delle agevolazioni sociali: era già apparso per domande di Assegno Unico Universale (AUU). Tuttavia, è con le pratiche ADI che questo avviso è riapparso nelle bacheche degli utenti, generando incertezza e la necessità di chiarimenti. Approfondiamo cosa significa e come gestire questa situazione.

Cosa significa “ADI in evidenza alla sede”

Quando la domanda ADI è in evidenza alla sede, emerge la necessità di controlli da parte della sede INPS territoriale che gestisce la domanda. Questo avviso può indicare la presenza di omissioni nella documentazione oppure difformità nella DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) ai fini ISEE.

Le cause più frequenti si concentrano su eventuali difformità legate a carichi di cura o situazioni di invalidità, che incidono sulla scala di equivalenza. In alcuni casi, nonostante i requisiti di invalidità corretti, alcune domande sono decadute, probabilmente per un errore di sistema. Una revisione della scala di equivalenza rispetto al mese precedente può talvolta risolvere la questione.

Gli esperti si aspettano che l’INPS risolva questi errori, come già avvenuto in precedenti casi di decadenza della domanda per errore tecnico. Tuttavia, è consigliabile monitorare costantemente il proprio profilo sulla piattaforma SIISL per verificare eventuali aggiornamenti.

ADI in evidenza alla sede: cosa fare subito

In presenza dell’avviso “ADI in evidenza alla sede”, è fondamentale mantenere la calma, poiché il problema è risolvibile. La sede INPS di competenza potrebbe richiedere una rettifica dell’ISEE o l’invio di una nuova DSU per correggere eventuali difformità. Dopo l’integrazione della documentazione richiesta, la domanda verrà nuovamente esaminata e si potrà risolvere il problema.

Il cittadino ha 60 giorni per risolvere il problema dall’apparizione dell’avviso “in evidenza alla sede”. In caso di mancato intervento entro il termine, si rischia la decadenza della domanda e la chiusura dell’istruttoria con esito negativo. Accedere alla piattaforma SIISL permette di ottenere dettagli specifici sulla situazione in corso.

Stati della domanda e possibili difformità

Le domande Assegno di Inclusione possono trovarsi in diversi stati, ciascuno dei quali può influire sulla corretta presentazione della domanda e, di conseguenza, sull’accesso al sussidio. Rivediamo i principali stati che una domanda può assumere nel corso del processo:

  1. Acquisita: La domanda è stata presentata e acquisita dall’INPS. A questo punto, iniziano i controlli istruttori per verificare l’idoneità del richiedente.
  2. Verificata: La verifica ha dato esito positivo e si può procedere con la compilazione o sottoscrizione del Piano Attivazione Digitale (PAD) sulla piattaforma SIISL, se non ancora completata.
  3. Accolta: Con l’esito positivo dell’istruttoria e la compilazione del PAD, il richiedente ottiene l’accesso al sussidio.
  4. Accolta salvo ulteriori controlli: Nonostante la sottoscrizione del PAD, l’INPS potrebbe eseguire nuovi controlli.
  5. Decaduta: Mancanza di requisiti durante l’erogazione del sussidio. I dettagli appaiono sulla piattaforma cliccando il simbolo “!”. È possibile chiedere un riesame.
  6. Revocata: In seguito a controlli aggiuntivi, viene riscontrata l’assenza dei requisiti richiesti in fase di presentazione della domanda.
  7. Respinta: La fase istruttoria si è conclusa, ma la domanda non ha superato i requisiti necessari.
  8. Sospesa per accertamento: È in corso una verifica, di solito per accertare la completezza della documentazione presentata. Ad esempio, il Comune potrebbe verificare i requisiti di residenza o condizione di svantaggio.
  9. Terminata: L’erogazione del sussidio è terminata dopo i 18 mesi di durata previsti.
  10. Acquisita in attesa mod. Com: La domanda è acquisita, ma si attende la presentazione del modello ADI-Com Ridotto, che specifica i redditi derivanti dall’attività lavorativa dichiarata.

Azioni consigliate per evitare decadenza e risolvere “ADI in evidenza alla sede”

Alla comparsa dell’avviso “ADI in evidenza alla sede”, il cittadino può agire proattivamente per evitare conseguenze negative. Il primo passo consiste nel contattare direttamente la sede INPS territoriale per verificare se sia richiesta documentazione aggiuntiva o una rettifica della DSU.

Accedendo alla piattaforma SIISL, si ottengono informazioni precise sulle motivazioni alla base della segnalazione e sui documenti specifici da presentare.

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